mercoledì 30 aprile 2008

Lascia fare agli amici...

Non so perchè, ma da qualche tempo a questa parte i miei amici e conoscenti si stanno impegnando a trovarmi un... fidanzato.
Dico, ma che problema ho, e poi, tutta sta premura... Intanto chiunque mi incontra, appena sa che sono single, inizia a elencarmi nomi cognomi professioni e stati di famiglia, e mi dice: ci penso io... ma anche no, rispondo io...

E finchè sono conoscenti tutto ok, può essere solo un modo carino per dire, ma come, una bella ragazza come te (che poi non è mica vero, ma è una frase fatta che va bene per tutte!) tutta sola??? A parte il fatto che ho scoperto solo da poco che meglio sola che malaccompagnata, ma che impaccio faccio io? Posso saperlo? Vi do tanto fastidio da sola? Eppure non rompo le scatole a nessuno... Non esco con coppie, non disturbo gli amici sposini, faccio la mia vita a volte mondana a volte meno, ma sempre tranquilla e felice!

Il problema nasce quando sono le "amiche" a iniziare a farmi propaganda... ecco, mi sento come in campagna elettorale... carina, dolce, affabile, paziente, premurosa, cucina bene... ma BASTA!
Ieri mi sono sentita chiamare e abbanniare (come al mercato si fa con il pesce, pesce frescoooo) come una fimminuna da sposare... oltre alla battutona che ormai mi faccio da sola ridendo pure io, mi chiedo, ma perchè...

E ora pure nuovi amici si scatenano nella ricerca, nell'ordine aspetto di conoscere: un insegnante, un marinaio e un non so cosa so solo che è catanese...

Allora, amici miei, parliamone, capisco che finora non ho scelto con arguzia e ingegno, capisco che mi volete bene e volete evitarmi di sbattere sempre la testa al muro... ma calmatevi un pò, senza tutta questa fretta... e poi, saranno pure fatti miei, nooooo???

Cmq vi voglio beneee :-D

martedì 29 aprile 2008

Vaffanculoooo

Vaffanculoooo

vaffanculo a chi non vuole capire
vaffanculo a chi si incontra ma non si dovrebbe
vaffanculo al passato
vaffanculo ai legami
vaffanculo alle paure
vaffanculo perchè sono solo scuse

vaffanculo a chi si concede sempre troppo
vaffanculo a chi non vuole vedere
vaffanculo a chi ci crede sempre
vaffanculo a chi è sempre buono
vaffanculo a chi ci ricade
vaffanculo perchè prima o poi devo capirlo!!!

scusate lo sfogo

domenica 27 aprile 2008

5 per mille

Posso fare un pò di sfacciata pubblicità? Posso invitarvi a devolvere il 5 per 1000 al centro sociale San Saverio (il mio centro) ? Bè, io intanto lo faccio, non credo ci sia nulla di male, no?

Vi posto uno dei volantini... senza impegno, ovviamente ;-)

mercoledì 23 aprile 2008

Sabrina is back!

Sabrina è tornata.
Anche se ci sono sempre stata in questi mesi, mi rendo conto solo ora di essere tornata me.
E' tornata la Sabrina di sempre, quella allegra piena di voglia di vivere, quella affettuosa (ambrosoli, così mi chiama Flò), quella con una voglia di libertà immensa, quella a cui non piacciono gli orari, quella che perde il telefono in borsa e lo lascia lì scarico per giorni. Quella che indossa scarpe da ginnastica jeans e maglietta come se avesse 15 anni. Quella che gira per Palermo in bici con il vento tra i capelli, facendo lo slalom tra le macchine con la musica nelle orecchie. Quella che qualsiasi cosa vede vuole farla da sola, sia una borsa o una lampada o un mobile. Quella dalle mille passioni e dalla voglia irrefrenabile di ridere e scherzare. Quella che adora fare le c....te, tanto chissenefrega, si vive una volta sola. Quella che accetta le sfide e ne inventa di nuove. Quella che c'è sempre se hai bisogno, quella che ti regala sempre un sorriso e ti sgrida anche, e ti dice come stanno davvero le cose.

Me ne sono accorta ieri.
Finalmente ho ripreso la bici dal garage e via di corsa al centro. Avevo troppa voglia di andare in bicicletta ed ho allungato terribilmente pur di fare le strade che piacciono a me. Quasi un'ora per una strada che normalmente faccio in 20 min circa. Ma ne è valsa la pena. Capelli sciolti al vento, sole in faccia, musica nelle orecchie e sguardo al mondo. Cosa volere di più? Magari meno auto e meno smog, ma mi accontento lo stesso...

Ero in pace con me e con il mondo, mi trovavo al posto giusto e nel momento giusto. Tutto aveva senso e non avrei potuto desiderare altro. Una strana sensazione, non stavo facendo nulla di spettacolare, la mia solita vita, la mia vita di prima, ma era esattamente quello che volevo.
Sentirsi felici senza motivo, contenti per se e per cosa si fa, senza desiderare per forza la luna. Non è accontentarsi, ma solo godere di quello che si è e che si ha, prendere finalmente consapevolezza di se stessi e del proprio valore, sia nel bene che nel male, e della propria vita.
Ed essere liberi... liberi di essere tra le righe, liberi di essere anticonformisti, liberi di pensare con la propria testa, liberi di vivere le emozioni, liberi di amarsi e di amare gli altri, liberi di vivere come si vuole, liberi di essere ciò che si è senza maschere o ipocrisie.

Tutto ciò l'ho capito andando in bici, ieri, alle 20.00, con i negozi che chiudevano, le persone che tornavano a casa di fretta, il cielo che diventava sempre più buio, ed io che mi sentivo sempre più libera e felice, e cantavo a squarciagola "tutta mia è la cittààà" con la gente che si fermava un attimo a guardarmi incuriosita, o mi prendeva per pazza.

E forse un pò pazza lo sono davvero.
Non mi piacciono le stupide convenzioni sociali. Ho voglia di cantare anche se sono in bicicletta? Io canto. Sono stonata? Pazienza, nessuno è perfetto, no?
E poi mi sono sempre piaciuti i difetti e non i pregi; sono ancora più pazza, vero?
Che ci posso fare se trovo molto più interessanti i nei della perfezione. La perfezione non esiste ed è stupido cercare di affannarsi tutta la vita per trovarla in se o nel mondo che ci circonda.
E' stupido non piacersi sia fisicamente che caratterialmente. Che noia se tutti fossimo modelli di bontà, saggezza, integrità e di bellezza, che noia gli adoni in tutta la loro possenza, che noia non litigare mai e andare sempre d'accordo.
Io amo i difetti delle persone, i nasi grossi, i capelli scombinati, la pancetta, le asimmetrie del viso, tutto quello che caratterizza una persona e la rende unica. Avete mai notato come i visi rifatti si assomigliano un pò tutti? Anche il nostro fisico esprime il nostro carattere, siamo strettamente legati ai nostri difetti estetici, siamo tutti diversi e meno male!!!
Che bello il confronto, le diversità, camminare per strada e vedere tremila colori, sapori, facce ed etnie diverse. Non sopporto le abitudini, gli orari e i programmi. Amo invece la creatività e le piccole follie, amo l'oggi e non il domani, l'imprevedibile e le cose fatte per istinto, senza motivo apparente.

Io sono fatta così ed anche in tanti altri modi... ecco, Sabrina è tornata, è cambiata per poi ritornare la stessa (o quasi). Che giro che ho fatto però! E tutto solo per prendere consapevolezza di me!!! In fondo mica poco, no?

E ora vi salutato, e lo faccio con una frase che mi piace tanto ed ho imparato da poco, si usa tra fotografi per augurarsi dei buoni scatti, ma io ci vedo mille altri auguri...

Buona luce a tutti,
Sabrina

domenica 20 aprile 2008

La mia prima mostra!

Sabato sono andata con un amico a vedere la mia prima mostra fotografica.
Mia nel senso che c'erano anche foto mie esposte. Certo, la mostra non era un gran che, organizzata un pò alla buona, così come l'esposizione stessa, ma è il pensiero quello che conta, no? (la frase non è delle più azzeccate, ma mi piaceva e l'ho usata ;-))

Una mostra fotografica, con tra le altre, foto mie, solo mie. Una cosa che ho fatto tutta da sola, che ha fatto la nuova Sabrina, Sabrina e basta...
Certo, non ci sono state selezioni e quindi vale poco che ci siano le mie foto perché ci sono le foto di tutti quelli che le hanno mandate, quindi potrebbero essere anche solenni schifezze, ma chissenefrega! L'importante è averlo fatto. L'importante è averci creduto. L'importante è sentirsi emozionati. L'importante è avere visto le proprie foto esposte e aver visto gente sconosciuta che le guardava. L'importante è avere una passione che cresce...

L'importante è.... che ho speso € 450 nella nuova macchina fotografica!!! La mia prima macchina reflex digitale!!! La mia nuova metà, come la chiamo io. Una Canon 400D che grazie allo stesso amico di sopra, compagno di avventure fotografiche e di passioni, ho potuto comprare a questo prezzo stracciato!!! Grazie Aleee

Ed ora una foto che immortala il momento... hi hi


P.S. Oltre alla foto c'era pure un breve racconto che le illustrava... magari poi posto tutto ;-)

mercoledì 16 aprile 2008

Ho il tuo numero...

Qualche giorno fa S. mi ha preso sottobraccio:
- Lucia mi aiuti a fare i compiti? (mi chiama sempre Lucia, pazienza!!!)
- Si, cosa hai per oggi?
- Italiano, una lettura e molte domande
- Dai, prendi il libro...

S. inizia a leggere "L'esperienza esaltante della droga". Caspita, lezione seria oggi pomeriggio!
Lei legge e più legge più penso...
Penso a me a 12 anni, penso a me ragazzetta felice senza problemi, che nel mio mondo e tra le mie amicizie non ho mai avuto di questi problemi. Un'infanzia felice e serena, la mia, nessun problema e bravi ragazzi come amici, un mondo idilliaco insomma.
E la sua infanzia, invece? Chi avrà come amici? Le sarà mai capitato di avere avuto offerto qualcosa? I miei erano anche altri tempi, le droghe c'erano ma non così diffuse, specialmente tra i ragazzini. C'erano le canne, ma quelle contano poco, e poi c'erano le droghe pesanti, e quelle ai ragazzini facevano paura...
Ma ora, tra pillole e acidi, masticati come caramelle o sciolti nelle bibite, è tutto più facile, tutto indolore, tutto un gioco.

La lettura va avanti. La protagonista della storia va ad una festa, tutti sono gentili e carini con lei, la accettano e le sono amici, lei conosce bene solo una ragazza lì, e questa le offre da bere e le dice che inizieranno a giocare, tutti tranne uno, una specie di balia, una baby sitter. Lei beve e inizia a sentirsi male, e poi ride, ride, ride. Un mondo fantastico le si apre davanti, luci, colori, suoni, risate... Poi, però, passata la festa, continua a farlo ancora senza sapere perchè, tutto non ha più senso senza quei viaggi, inizia la dipendenza, l'assuefazione. Inizia una vita vuota.

Finita la lettura si passa alle domande.
Dopo quelle di analisi del testo, quelle facili, quelle sui protagonisti, sulle loro azioni e sui luoghi in cui si svolge la storia, arrivano quelle difficili, quelle che odiano perché devono parlare di loro, quelle sulle riflessioni... "Tu come ti saresti comportata? Perché la ragazza rimane e non va via? Se ti capitasse di avere un amico nella stessa situazione come ti comporteresti? Lo allontaneresti, ne parleresti con qualcuno?..."
Ecco che inizia il mio vero compito. Fare volontariato non significa solo farli leggere bene e aiutarli a scrivere in italiano. Angela, Floriana, Emanuela, Lucia ed io ci troviamo a dover affrontare il ruolo di educatrici, così come dice Michela. Alla fine che facciano tutti i compiti importa veramente poco, serve invece aiutarli a crescere, a fare delle scelte, a fargli capire la differenza tra il bene ed il male, a conoscersi e a capire quanto ognuno di loro sia speciale ed importante e a renderli curiosi del mondo che c'è lì fuori.

Un pomeriggio di qualche settimana fa, alla stazione, in attesa di un pullmann, Lucia mi ha detto: "fuori c'è un mondo che lei non vedrà mai se continua così, e questo mi fa rabbia".
Si, la cosa contro cui dovremmo davvero lottare è l'assenza di sogni e di aspettative di questi bambini. I sogni non servono in quel quartiere se non a mettere grilli per la testa.
Finita la scuola media i ragazzini imparano un mestiere o vanno a travagghiari in nero, o aiutano il padre nella putia o per strada, l'importante è purtari u pani rintra.
E le ragazze? Per loro è ancora più dura; fanno le faccende e accudiscono i fratelli minori, l'unico sogno che gli è concesso è quello di sposarsi e avere una casa tutta loro, un marito e dei figli. Che poi non è nemmeno sbagliato come sogno, ma non dovrebbe essere l'unico. Dovrebbero volere una loro autonomia, essere curiose, conoscere il più possibile e coltivare le loro passioni, non rinchiudersi in una casa davanti la tv in attesa del marito; dovrebbero vivere!

Ritornando a S., abbiamo parlato, l'ho guardata, le ho sorriso e le ho spiegato che lei è l'unica persona importante, il resto non conta, conta solo cosa vuole lei, non gli altri.
Gli amici, se sono veri, ci accettano così come siamo, non ci impongono regole e comportamenti da branco. Ognuno di noi è libero di dire di no, senza alcun obbligo o imposizione esterna. Una sigaretta, una pillola, una avance pesante, possiamo sempre rifiutare, dobbiamo.
E se ci deridono, se ci isolano, se ci lasciano a piedi, si vede che non era quello il nostro posto, c'è sempre una alternativa, c'è sempre qualcuno con cui parlare, c'è sempre un'amica più grande, ci siamo sempre noi su cui può contare e che possiamo andare a prenderla a qualsiasi ora ed in qualsiasi posto, senza rimproveri nè urla.

Alla fine della lezione ha voluto il mio numero di telefono...

Ora nel corridoio mi sorride e mi indica il cellulare: ho il tuo numero...

Intreccio e groviglio

Intreccio e groviglio

Intreccio e groviglio...
due modi opposti per unire mondi diversi, sensazioni, emozioni...
a ognuno la sua scelta.


Questa foto l'ho postata qualche giorno fa su flickr, ma credo che debba avere un suo posticino anche qui...

martedì 15 aprile 2008

L'amore

E allora scrivo. Ho tantissime cose da dire, da raccontare, un mese di assenza ed un mese di vita vera, piena, lacrime e sorrisi, persone e abbracci, emozioni e sensazioni, parole e sguardi.

Inizio da dove? Dalla prima cosa a cui non posso smettere di pensare in questi giorni: l'amore.
I sentimenti si dice muovano il mondo, no? Lo muovono e lo smuovono direi io. Costruiscono e distruggono. Ed è giusto così. Se penso al passato, mio e non solo, vedo come la vita può cambiare da un momento all'altro.

Due persone che si incontrano, emozioni, sorrisi, imbarazzi. Ma quanto sono felice, amica mia. Ma quanto te lo sei meritato questo momento, questa euforia da sedicenni, questi momenti che sono speciali perchè tutto inizia, perchè trema il cuore e si ha paura, perchè mancano le certezze e la voglia di stare insieme è tanta. Ma corri, scema, vai, non aspettare un momento in più che non tornerà. Tutto il tempo che si aspetta è tempo non vissuto, sprecato. Goditele queste sensazioni, riempiti il cuore, ridi e parla, parla, parla. E' bellissima la sensazione di voler dichiarare al mondo la felicità che si prova, scherzare e fare le deficienti, esaltarsi per nulla e raccontare, ricordare insieme, parlare per ore delle stesse parole, della stessa scena, delle stesse risate, di lui. Vorrei tanto dire te l'avevo detto e prenderti a schiaffi per tutte le pene che ci hai fatto passare... Ricordo i discorsi di qualche settimana fa in macchina, ora sembrano parole profetiche. Però stronza te lo devo dire, ecco, te l'ho detto!

Tutto può anche finire così, come è iniziato, gradualmente o di colpo, ma alla fine importa aver vissuto appieno quei momenti ed averci creduto, no? Io ci ho creduto ancora una volta, ora, mi sono buttata da incosciente ma anche risvegliata. E non tornerei mai indietro, rifarei di nuovo tutto da capo, e se possibile ancora più istintivamente, senza riflettere. La vita è quella cosa che scorre mentre stiamo ad aspettare, è vero, profondamente e tristemente vero. Non ho perso nulla in fondo, ma solo guadagnato e tanto; ho scoperto una nuova me che non avevo mai tirato fuori, una donna. Per la prima volta mi sono sentita così, ho provato passioni e sensazioni mai così forti. Che sia stata attrazione, che sia stato il momento sbagliato, che sia stato altro, che sia stato tutto e niente, poco importa. Ora so cosa voglio, so che non devo mai più accontentarmi di un amore a metà, senza passione e senza desiderio. So che ho sprecato 11 anni della mia vita facendomi andare bene qualcosa che non aveva senso. So cosa dovrebbe essere.

E la canzone "A te" gira e rigira dentro la testa. Ma quanto è maledettamente brutta questa canzone, quanto male fa, mi tocca proprio, mi fa piangere come una scema, in macchina, camminando in coda o ferma al semaforo. Quanto mi rivedo in quelle parole, quanto vorrei essere così per qualcuno, quanto mi sono resa conto di non esserlo mai stata per tanti anni. Quanto ho capito in questi giorni, più di quanto abbia mai fatto.

A te che sei l’unica al mondo
l’unica ragione per arrivare fino in fondo
ad ogni mio respiro
quando ti guardo
dopo un giorno pieno di parole
senza che tu mi dica niente
tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
all’angolo coi pugni chiusi
con le mie spalle contro il muro
pronto a difendermi
con gli occhi bassi
stavo in fila
con i disillusi
tu mi hai raccolto come un gatto
e mi hai portato con te
A te io canto una canzone
perché non ho altro
niente di meglio da offrirti
di tutto quello che ho
prendi il mio tempo
e la magia
che con un solo salto
ci fa volare dentro all’aria
come bollicine
A te che sei
semplicemente sei
sostanza dei giorni miei
sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
e ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
ed il mio grande amore
A te che io
ti ho visto piangere nella mia mano
fragile che potevo ucciderti
stringendoti un po’
e poi ti ho visto
con la forza di un aeroplano
prendere in mano la tua vita
e trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
e l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
e anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
e resti sempre la stessa
A te che sei
semplicemente sei
sostanza dei giorni miei
sostanza dei sogni miei
A te che sei
essenzialmente sei
sostanza dei sogni miei
sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
e sei una meraviglia
le forze della natura si concentrano in te
che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
cei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
che io posso avere
l’unico amore che vorrei
se io non ti avessi con me
A te che hai reso la mia vita bella da morire
che riesci a render la fatica un immenso piacere

A te che sei il mio grande amore
ed il mio amore grande

A te che hai preso la mia vita
e ne hai fatto molto di più

A te che hai dato senso al tempo senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
ed il mio grande amore

A te che sei
semplicemente sei
sostanza dei giorni miei
sostanza dei sogni miei

E a te che sei
semplicemente sei
compagna dei giorni miei
sostanza dei sogni


So che se un giorno sarà, sarà così, che dev'essere così e non diversamente. Senza accontentarsi più di nulla, volere il massimo e volare alto. L'amore non è compromesso, non è razionalità, è un uragano che sconvolge ogni piano ed ogni progetto per costruirne nuovi.

Grazie,

Sabrina

domenica 13 aprile 2008

Black-out

C'è qualcosa che mi rimugina dentro. Veramente più di qualcosa. Varie cose che si affollano dentro. Vorrebbero venire fuori, uscire, ma non sono capace di tirarle via da me. Una notizia in particolare mi ha ferito, un colpo inaspettato, ieri sera, per caso, dannata me e la mia curiosità! Cosa ferisce di più di una cosa che non ti aspetti? Ma avrei potuto immaginarlo. Avrei dovuto, anzi. La vita continua e non lo devo dimenticare, e continua per tutti che lo si voglia o meno.
Vorrei piangere e tanto, senza che nessuno venga a chiedermi il perché, senza avere fatte domande, vorrei poter avere una spalla su cui far scendere lacrime a dirotto, vorrei sfogarmi davvero come non faccio da mesi. Forse ho tenuto molte cose dentro, forse ha ragione Fra. Sono criptica stavolta e non credo nessuno riuscirà a leggere tra le righe, stavolta non voglio. Fa male. Fa male sapere che c'è ancora qualcosa che può ferirmi, sapere che ancora la strada è lunga e difficile, che tutto quello che si è guadagnato forse è solo illusione. Mi sento di nuovo vulnerabile, e credo che un pò lo sarò sempre. Certi segni restano a vita e ogni tanto faranno male.
Domani è un altro giorno e starò meglio, lo so, ma oggi va così. Oggi non lotto più, oggi mi arrendo e piango, lo sto già facendo ora. Scrivo e piango, ma sto meglio, certo piango in silenzio sento solo il ticchettio dei tasti, eppure vorrei poter singhiozzare fragorosamente, senza sosta, senza respiro. E' da ieri notte, o meglio, da stamattina alle 4.00 che cerco di scrivere e non riesco. Anche ora non lo faccio bene, molto non avrà senso, ma non deve averlo, è solo un urlo di dolore, grida gettate al vento affinché le trascini lontano da me.
Il coraggio ora manca, la forza ora manca. Ma ho imparato che poi torna... e così mi lascio andare, mi libero. Oggi black-out. Oggi va così...

Leggendo qua e là...

  • "...ho letto una volta che gli antichi saggi credevano che nel corpo ci fosse un ossicino minuscolo, indistruttibile, posto all'estremità della spina dorsale. Si chiama luz in ebraico, e non si decompone dopo la morte nè brucia nel fucoco. (...) in me (...) è sorto il pensiero, folle e dolce, che forse il mio luz non si trova dentro di me, bensì in un'altra persona." da Grossman, Che tu sia per me il coltello
  • "...gli ho detto, quel che di bello c'è nella vita è sempre un segreto... per me è stato così... le cose che si sanno sono le cose normali, o le cose brutte, ma poi ci sono dei segreti, ed è lì che si va a nascondere la felicità.." da Baricco, Castelli di rabbia
  • "Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanere secchi. Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte. Sono leggere dentro. Dentro." da Baricco, Oceano Mare