lunedì 27 luglio 2009

Un taglio

Quanto tempo che non scrivo,
è un pò che le cose me le tengo dentro,
sensazioni emozioni fatti ed avvenimenti.
E' un pò che forse cerco di raccontarmi un'altra storia
diversa da quella che è la realtà.

Mi sono accorta di essere cambiata
mi sto indurendo un pò.
Mi infastidiscono le debolezze,
soprattutto le mie
così le chiudo dietro la determinazione e la rigidità.

E' da un pò che non mi va di conoscere gente nuova
mi piace stare a casa da sola
che la gente delude
e non mi va più di credere a quello che dice.

Mi accorgo che sto diventando sempre più maschio,
cerco di fare tutto da sola
e di non chiedere aiuto a nessuno
che quando lo fai
quel qualcuno per te diventa importante
e gli dai una parte della tua vita nelle mani
e gli concedi di essere importante
gli dai del potere.

Ed io sono fatta male
se dò potere ad una persona
o peggio, se se lo prende da sola
vorrei che poi non lo buttasse via
ma che se ne occupasse,
che lo sappia usare dandogli l'importanza che merita.

Io non voglio essere aiutata
non mi piace,
è ammettere le mie debolezze
ed io non voglio più essere debole agli occhi di nessuno
solo forte,
qualcuno da trattare senza indulgenza e senza falsi pietismi,
qualcuno da trattare alla pari.
Non voglio essere più una donna
voglio essere trattata da uomo.

Così quando permetto a qualcuno di entrare nelle mie debolezze
gli do un'arma a doppio taglio
che deve sapere usare con attenzione,
è un'arma potentissima
che se usata bene gli permette di fare quello che vuole di me
ma se usata male si rivela il peggiore dei danni.

Non riesco a capire chi non si rende conto di quello che ha tra le mani
e lo usa a suo piacimento
senza capirne l'importanza.
Se non interessa basta dirlo
ma non provarci tanto per vedere come va
e far finta di essere persone interessate alla vita degli altri
per poi fregarsene al momento opportuno
o non capire cosa sia o meno importante per l'altro.

Non ho più voglia di relazionarmi con persone che reputano importante solo il loro punto di vista.
Che sia amicizia, rapporti interpersonali, amore, conoscenza
esiste una cosa che si chiama rispetto
rispetto dei valori dell'altro.
Se a me interessa relazionarmi con altri
ho pieno rispetto delle cose che per loro sono importanti.
E ne tengo conto.

Da oggi in poi taglio tutto ciò che non mi piace
e non mi fa star bene
e inizio da chi mi manca di rispetto.

Spero solo di non dover eliminare troppa gente...

lunedì 11 maggio 2009

La cura

Dietro l'autonomia e la baldanza
a volte si può nascondere il contrario.

Magari non sempre.

Ma a volte,

qualcuno che si accorga di te
tanto da proteggerti dalle paure
dai turbamenti
e dalle ingiustizie
da tenerti stretto al cuore
e da prendersi cura di te
perchè sei speciale,

forse non sarebbe poi tanto male...

Perchè non ci si può difendere tutta la vita
e restare sempre indifferenti
ed andare avanti a tutto.
A volte si può avere voglia di lasciarsi andare
di stringersi in un pianto
guardarsi negli occhi
ed aprirsi il cuore
che altrimenti prima o poi scoppia.

Tappetevi le orecchie...

martedì 14 aprile 2009

Harem

Metti una giornata di festa
un salotto e molti divani
un pomeriggio dopo aver mangiato il dolce
un attimo di riposo
una decina di donne
solo donne
almeno cinque generazioni a confronto.

Donne che parlano
di donne.
Come un harem
in cui si è fiere di essere donne
in cui si parla di quello che è davvero la donna
dei sentimenti, della famiglia, delle gioie e dei dolori.

E poi dicono che le donne si fanno la guerra...
la solidarietà femminile esiste
solo che le donne sono sincere tra loro
e scelgono chi vogliono accanto,
non si accontentano
sono più selettive
perché se aprono il loro cuore
devono essere certe che dall'altra parte ci sia un'amica
e non una persona qualunque.

Dedicato.

giovedì 9 aprile 2009

Si cambia

Ci sono volte in cui si ha voglia di mostrarsi al mondo, capita di voler mostrare e dimostrarsi che si è cambiati, che si è altro, che si è diversi, che si sta bene.
E' normale, è legittimo. Ci si mette in mostra, come in una vetrina, a dire: eccomi, o son qua, meglio di prima, più di prima!
Poi però qualcosa cambia. Si trova un equilibrio interno e tutto il resto non importa più. E le vetrine si impolverano.
Si continua la propria vita, si continua a cazzeggiare e a comunicare, ma si trovano canali diversi, e ci si scorda di tutto il resto. L'importante diventa vivere e non più mostrare o dimostrare al mondo di esserci e di essere anche pensanti.
Si diventa più interiori. Certe cose e certe emozioni si ha voglia di tenersele dentro o parlarne solo con chi si vuole. Si diventa selettivi. Che non è chiudersi, ma soltanto preservare determinate cose dalla massa. Che a volte serve il numero, ma spesso, molto più spesso, la qualità. Che la comunicazione globale è bella si, ma a volte può non vuol dir nulla, è vuota.
E si ritrova il senso del pudore, quello innocente che fa arrossire, nel confessare come fossero segreti i momenti di vita. Quelli più belli, quelli che sorprendono, quelli che fanno scendere le lacrime e quelli che chi lo sa...
Io sono sempre stata trasparente, chi mi conosce lo sa, non ho mai nascosto la mia vita privata perché niente deve far paura della propria vita e niente di bello deve essere nascosto, se è veramente bello.
Però niente più fatti personali sbaragliati al vento, che le cose, a volte, si ha anche voglia di tenerle un pò al riparo!

mercoledì 11 marzo 2009

Post matrioska

Ho imparato che a volte si deve dire addio.
A qualcosa, o qualcuno, ad un'idea, ad un sogno, ad una speranza.
Sembra la cosa più difficile del mondo
ma se ne si è convinti
e si cambia punto di vista
diventa quasi automatico.

Io ho detto i miei addii
ed ho scoperto che poi le cose tornano
in altro modo
e con altri attori.
Semplicemente cambiano
perché si vive
e si va avanti.

Che anche quando stiamo fermi a guardare il mare
ci stiamo muovendo verso una direzione.
Qualcuno diceva che tutto scorre, che l'acqua del fiume non è sempre la stessa, ma cambia ogni istante.
Noi scorriamo veloci, scorrono le nostre vite
perdiamo treni e momenti
ma ogni rinuncia è fatta d'altro
viviamo altro.
Per ogni cosa che lasciamo c'è altro che troviamo
anche semplicemente ciò che ci circonda
anche semplicemente tempo in più
anche semplicemente noi stessi.
Che non è mai poco.

Un bacio
Sabrina

P.S. Post dedicato, chi lo leggerà saprà che sto parlando con lui... anche se in realtà dentro c'è tanto di più... mi è venuto così sto post, che posso farci? Ognuno è fatto delle proprie esperienze, ed io ho qualcosa da dire solo quando ho vissuto in prima persona cose analoghe. Che parlare tanto per dire la propria non è cosa mia!

domenica 18 gennaio 2009

Stamattina

mi alzo e trovo il sole.
Il telefono squilla: "passo alle 11.00!".
Alle 11.30 siamo al mare.
Il sole non è un granché, fa un pò freddino, e la spiaggia sembra triste...
...ma io sono felice.

Com'è che quando io arrivo al mare
metto i piedi sulla sabbia
mi avvicino all'acqua
son felice?
E penso che io sono nata qui
e in nessun altro posto al mondo riuscirei a stare
lontana dal mare.

E penso che in un angolo
da qualche parte...
un monovano con angolo cottura,
magari vista mare,
pieno di luce,

progettato su misura,
ad incastro,

ma capace di contenere lo spazio immenso dell'anima
ed arredato con tutti i suoi colori

...prima o poi lo cerco
che sono grande ormai...

giovedì 15 gennaio 2009

Auguri!

Ah, mi ero dimenticata, ho compiuto 31 anni!

Già da qualche giorno, ma fa nulla.
Ho festeggiato quest'anno, e in grande.
Volevo vicine tutte le persone che mi sono state accanto nel mio anno più difficile.
Non tutte c'erano.
E' stata l'occasione per ringraziare per tutto quello di meraviglioso che mi è stato regalato ed ho conquistato nel mio trentesimo anno.
Che è vero che è importante.
Altro che.
E non potevo viverlo meglio di come ho fatto.
Ho pianto e tanto.
Ho riso e tanto.
Ho vinto delle paure,
affrontato il buio,
ho toccato il profondo.
Sono partita da sola, alla scoperta di qualcosa
ed ho scoperto più di quanto avrei mai immaginato.
Sono andata lontano, attraversando il mare,
per conoscere...
me.
Una me che cresce ogni giorno,
prende da chi le sta vicino
e capisce sempre di più di se, dagli altri.
E' bello scoprirsi donna a trent'anni.

E come dice Giuvà
non è vero che non lo sono mai stata
non si impara dall'oggi al domani
si riesce semmai a tirar fuori quello che si ha dentro.
Ed io lo sto facendo ad una velocità stratosferica.
Ho voglia di vivere e di scoprire.
Sono curiosa
e niente mi può fermare.
Arnold, come dice qualcuno che mi conosce appena
ma che a volte sembra che lo faccia da tutta la vita.

Grazie trentesimo anno, per tutto quello che sei stato.
Ti ho odiato senza nemmeno conoscerti
perché ti avevo immaginato arrivare magari insieme ad un pancione
accolto in un letto diviso con qualcuno
festeggiato nel soggiorno di una casa nuova
con una parete dipinta di rosso.
Ed invece sei venuto nel silenzio di un inverno freddo
freddo
e triste
da solo
senza feste
e amici
senza calore
e colori.

E' bello che le cose cambino, a volte,
dipende che direzione prendono.

La mia vita sembrava essere caduta in un punto di non ritorno:
dalla gioia di un matrimonio
alla paura della morte.
Ed invece non passa giorno in cui sono felice per come è andata,
che la stanza dorata nascondeva buchi profondi
e il pozzo scuro era solo una via d'uscita
magari un pò scomoda
un pò irta
umida
ma da lì sono arrivata al sole.
E che sole.

Buon Trentunesimo anno
(o trentaduesimo??? )
con la speranza che prenda dal precedente
almeno un pò...

(e già sembra di si... )

Ti voglio bene Sabrina
e tanto!


P.S. Trenta bis perché mi toccava festeggiare i trenta dell'anno scorso, ma l'anno prossimo tornano 32 ;-)

P.S.S. Ma sono solo io a trovare stupenda questa foto??? Una risata così... bè, speriamo in altre 100, 1000, 1000000, tutte così!

mercoledì 14 gennaio 2009

Rompiballe

E già,
Io son fatta così.
Ho bisogno di sbatterci la testa nelle cose,
e rompermela.

Non mi basta capirle,
voglio la conferma.

Mi serve che le persone mi dicano: "Sì, è così!"
Perchè?
Perchè non voglio lasciare nulla in sospeso, nulla di non chiarito, nulla in attesa.
Non mi piace interrompere i discorsi,
che poi non si sa mai da dove e come riprenderli.

Mi piace chiudere le cose.
Metterle nelle scatole e sigillarle per bene
se appartengono al passato.
Non c'è bisogno di tenerle in giro visto che non ti appartengono più,
visto che fanno ormai capo a mondi diversi, a tempi e luoghi lontani.
Possono rimanere nei tuoi ricordi
riaffiorare a volte con una lacrima
o con un sorriso
ma non fanno più parte della tua vita
per scelta tua o loro non importa
importa che ormai è passato.

Ed il passato si chiude dietro di se.

Non c'è nulla di più sbagliato che rimanerne ancorati in nome di qualcos'altro che non c'è più
o peggio
non c'è mai stato.

Che le cose cambiano,
o magari sono sempre state così fin dall'inizio
solo che non si riusciva a vederle prima come è facile fare ora.

Però mi dispiace.

Mi dispiace aver creduto alle parole,
mentre dovevano avere importanza i fatti.
Mi dispiace aver permesso tanto.

Ed ho imparato.
Ho imparato che non esistono persone che ti trattano male perché ti vogliono bene,
che le paure esistono e fanno male, ma si superano
che l'interesse muove il mondo e molto altro
che l'amore o l'amicizia devono far ridere e non piangere,
che devono essere presenti e a doppio senso
che le cose belle sono sempre semplici,
e se non lo sono,
lo possono sempre diventare
che le cose difficili nemmeno si dovrebbero iniziare
che le mezze parole nascondono sempre dietro qualcosa
che dietro la poesia non sempre sta dietro la luce
ma spesso ci sta il buio.

Ed io ho capito che il buio non fa per me.
Che a qualcuno magari piacerà,
ma non a me.
Che io sono risate e allegria
e chi riesce a togliermi tutto questo
non è fatto per me.
Che a me piace la luce
e vivere al sole.
Che i nascondigli vanno bene solo per leccarsi le ferite nei primi istanti
ma se si vuol guarire bisogna chiedere aiuto
e imparare a riceverlo.

Ho imparato che la gente, gli amici, le persone tutte
sono universi
e che non si ha mai abbastanza di loro.

E che la verità è sempre la cosa più bella del mondo
anche se sembra un cazzotto proprio là dove fa più male
perchè non lascia spazio nè tempo alle illusioni.

Perchè ti fa sbattere la testa...
...e te la fa rompere, finalmente

e solo così si guarisce davvero.

Leggendo qua e là...

  • "...ho letto una volta che gli antichi saggi credevano che nel corpo ci fosse un ossicino minuscolo, indistruttibile, posto all'estremità della spina dorsale. Si chiama luz in ebraico, e non si decompone dopo la morte nè brucia nel fucoco. (...) in me (...) è sorto il pensiero, folle e dolce, che forse il mio luz non si trova dentro di me, bensì in un'altra persona." da Grossman, Che tu sia per me il coltello
  • "...gli ho detto, quel che di bello c'è nella vita è sempre un segreto... per me è stato così... le cose che si sanno sono le cose normali, o le cose brutte, ma poi ci sono dei segreti, ed è lì che si va a nascondere la felicità.." da Baricco, Castelli di rabbia
  • "Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanere secchi. Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte. Sono leggere dentro. Dentro." da Baricco, Oceano Mare