lunedì 1 settembre 2008

Outing

Faccio un pò di outing, come se fosse una novità, vero?
Stavolta però è diverso.
Mi sono stancata di sentirmi dire: e sì, ma tu ci sei riuscita perché sei forte, io non sono come te!
Tutte balle, e pure grosse. Io non ero forte, e sono convinta di non esserlo poi così tanto nemmeno tuttora. Sono un animale, e come tale so sopravvivere. Gli amici mi dicono che anch'io sono, come loro, selvaggia. Ed hanno ragione.
Loro lo intendono nel senso che non vivo per le sovrastrutture, che sono semplice, che mi adatto, che mi arrangio, non sono tutta messa in piega e smalto. Ed è vero. Ma ho anche un istinto forte, animalesco, di sopravvivenza, con una forza che arriva quando serve per tirarmi fuori dalle situazioni peggiori.
Selvaggia quindi. E come un animale mi curo anche le ferite, in disparte per un pò, il tempo di non sanguinare più e poi si ricomincia a stare nel branco, dapprima zoppicando fino a poi correre di nuovo. Grandi insegnanti gli animali. Che muoiono da soli. E sanno vivere anche soli.
Quindi non ditemi che voi non ci siete riusciti e avete rischiato la depressione, o l'avete avuta. Sempre le stesse parole, tutti sempre la stessa cosa, tu sei forte, io no, eh, ma io sono depresso... un disco rotto! Porca miseria, cambiate almeno lato!
La depressione anche io so cosa è. Ci sono passata anche io. Non recentemente, ma tempo fa. Il non voler uscire di casa, il passare le giornate a piangere, avere paura di uscire e di incontrare gente. Ci si costruisce una gabbia intorno fatta di muri e coperte, di affetti noti e si chiede aiuto a loro, quando ci si riesce. O si tiene sapientemente nascosta agli altri. Si fa finta di nulla, si prova a tirare avanti ma ci si chiude sempre più. Si cerca sempre più di non reagire. Ci si immobilizza, non si vuole più vedere cose c'è al di la di noi. E nemmeno noi stessi, se è per questo. Io forse me la sono creata la mia depressione, come scudo, come arma. Però poi ne sono uscita. Fernando un volta mi ha chiesto come ho fatto. Non lo so. Sarà sempre il solito istinto. Non ho fatto nulla. E' successo. Sono stata fortunata, lo so.
Sono fortunata. Anzi, sono FORTUNATA! E che fortuna...
Una bomba che ti fa scoppiare la casa; essere lasciate 10 gg prima del matrimonio; una persona che avevi come mentore che ti fa dubitare del mondo intero, e mette in discussione te stessa e tutto quello in cui credi, che non esistono più i buoni ed i cattivi, che in fondo siamo tutti cattivi...; e tante altre piccole cose...
Che culo! Sono proprio fortunata!!!
E si, lo sono per davvero. Perché tutte queste cose mi sono servite, per questo sono fortunata. Prima mi hanno sì distrutto dalle basi, dalle fondamenta, ma poi mi hanno aiutata a capire tanto e a ricominciare. E non sono disillusa, credevo di esserlo, invece più passa il tempo e più ritorno quella di prima. Quella che ci crede. Anche se con una maggiore coscienza. Ancora non sono bravissima, ci devo sbattere la testa per bene, ma inizio a capire le persone. Dopo un pò so come sono fatte. Certo, saperlo prima aiuterebbe assai, ma non ho la palla di vetro.
Giorni fa ho commentato un post di Digito, lui diceva, tra le altre cose tutte giustissime, che in fondo chi resta nella cacca lo fa perchè ci sta bene. Ed ha ragione assai. Se non sei stupido, e ti dispiace davvero stare male, prima o poi ne esci da solo, aggrappandoti a quello che hai.
E non ditemi nemmeno che siete soli e non avete nessuno... vi pare nessuno voi stessi? E' la miglior compagnia che potete avere, anche se a volte ci si rompe un pò le balle, sempre la stessa faccia, da mattina a sera, sempre gli stessi discorsi...
Ed ecco allora che si inizia ad uscire di casa, si incontra gente, nuovi e vecchi amici. Si ricomincia a vivere e a fidarsi.
Facile? Facile sì, basta volerlo davvero però!

P.S. Questo post nasce da una conversazione, prende spunto da quella, ma parla con un bel pò di gente, gente che a volte mi ha fatto davvero girare le scatole, o altre che non vogliono capire che anche lo stare vicino alle persone non serve a nullaaa se non fanno qualcosa loro per se stesse!!! Che poi la pietà non è affetto vero!

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Carattere e semplicità. In sintesi quello che ti contraddistingue. SOno contento di averti conosciuto ;-)

Rocco

Sabrina ha detto...

Ma grazie Rocco! Ti meriti un bacio, appena ci vediamo te lo do ;-)
Mi piace a volte far uscire fuori il mio caratterino, solo quando serve, sono sì buona e cara, semplice e sincera, ma ciò non vuol dire essere senza carattere!

Fragola ha detto...

vero! raccogli quei quattro cocci e vai avanti!!! ...ormai è quasi un anno dai tempi delle nostre e-mail, vero?
direi che i notri toni e i nostri argomenti sono decisamente cambiati!
baci

Anonimo ha detto...

Mi accennasti la cosa qualche giorno fa ed io incredulo stentavo a pensare che ci fossero persone così. Leggerlo però fa un certo effetto, ti lascia ancora più esterrefatto! In questi giorni ho avuto anche io modo di riflettere: solo il giorno prima di partire per Favignana dicevo che la mia vita stava cambiando, invece non ho fatto in tempo a tornare che era già cambiata di nuovo! Continuo a sentire la persona, non se per masochismo o perché ci tengo davvero (e lei sembra tenere a me), ma sapere d'esser la persona più importante della mia vita è forse la cosa che in questo momento mi dà la carica più di qualunque altra cosa!

Grazie Sabri, grazie di cuore!

Ben

PS: destra o sinistra, scegli tu :)

digito ergo sum ha detto...

istinto di conservazione, di sopravvivenza, forza, fortuna, coraggio, capacità... dal momento che ce l'hai fatta, è davvero importante, capire quale sia il motore che ti ha spinto?

non guardare me, che io non lo so mica. ma magari te sì.

Barbara ha detto...

Ricominciare dopo una brutta curva, una caduta a precipizio o una salita impegnativa. Sì ci sono, tutto mi torna. Rimettere insieme i cocci di una identità defita e smembrata in mille parti. E' l'instinto di conservazione, è vero (caro il mio Spinoza). Solo che ognuno ha i suoi tempi, la sua andatura e, a volta, in questo percorso tortuoso che è il nostro stare nel mondo, c'è anche bisogno di rallentare, solo per riprendere fiato. Perchè spesso questa corsa tanto difficile richiede cambiamenti di andatura, anche solo per far riposare il cuore. L'importante è solo rallentare ma non fermarsi.
P.S. Passo qui dal blog di Bruno, tornerò.

Sabrina ha detto...

@Fragola
Già, a volte sembra tanto, altre poco. Fa strano ripercorrere il tempo e vedere quante cose accadono che prima sembrano impossibili.
Mi sa che ci siamo portare fortuna! :-P
Bacissimi :-)))

@Ben
Mi sa che mi de raccontare qualcosa, eh? Mi sono persa qualche puntata...
Non so di che, ma prego ;-)
P.S. Io scelgo la sinistra, sempre!

@Digito
Forse sai anche cos'è? Forse però, eh? E' anche che, come dice qualcuno, sono testarda e rompiballe, e le rompo a anche a me! ;-)

@Barbara
Ciao! Grazie della visita, gli amici di Bruno sono sempre pieni di ricchezze, sei la benvenuta!
E' proprio vero che ognuno ha la sua andatura, mai forzarsi e riprendere fiato ogni tanto sono regole fondamentali. Servono ad aumentare la nostra resistenza, così poi si arriva più lontano...
Grazie ancora!

Cuoricino ha detto...

Non conoscendoti non posso che dire che magari fortunata non lo sei, ma sicuramente hai le palle!!!

Ciao

M!KA ha detto...

Un'altra animalessa! mi piace sentir parlare gente che ha gli attributi, e non sentire il solito "Oiboh, povero me..".
Alcuni amici mi chiamano "perfida", perchè dicono non sia in grado di capire la suscettibilità altrui, e dicono anche che mi scoccio facilmente della gente che è triste.
ora, sarò anche un pò perfida e animalessa, ma me le sono rotte anch'io di vedere visini da prima pagina tipo "capita tutto a me!"..

Sabrina ha detto...

@Dany
Grazie!!! Per me, che mi sono sentita sempre maschiaccio dentro, è un bellissimo complimento!
Ciaooo

@M!ka
Però, siamo in tante, eh? E meno male! Qualcuno deve pur agitare le acque ogni tanto, no? Che altrimenti poi si arriva a credere davvero anche al malocchio!

Leggendo qua e là...

  • "...ho letto una volta che gli antichi saggi credevano che nel corpo ci fosse un ossicino minuscolo, indistruttibile, posto all'estremità della spina dorsale. Si chiama luz in ebraico, e non si decompone dopo la morte nè brucia nel fucoco. (...) in me (...) è sorto il pensiero, folle e dolce, che forse il mio luz non si trova dentro di me, bensì in un'altra persona." da Grossman, Che tu sia per me il coltello
  • "...gli ho detto, quel che di bello c'è nella vita è sempre un segreto... per me è stato così... le cose che si sanno sono le cose normali, o le cose brutte, ma poi ci sono dei segreti, ed è lì che si va a nascondere la felicità.." da Baricco, Castelli di rabbia
  • "Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanere secchi. Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte. Sono leggere dentro. Dentro." da Baricco, Oceano Mare