lunedì 21 luglio 2008

Un posto nel mondo

Un amico mi ha regalato un libro. Io l'ho letto, tutto d'un fiato, in due giorni, e non perché volessi sapere come andava a finire, ma perché mi è piaciuto leggerlo.
All'inizio, lo ammetto, ho guardato con gli occhi storti il mittente...
Non sapevo di che parlasse il libro, e appena ho letto le prime righe che parlano di amore, amore vero, della persona con cui fare un figlio, dell'unicità del rapporto di coppia, ecc ecc, ho pensato: ma che, mi prende in giro??? Le prime pagine sono melense, quasi depistanti, ti fanno odiare il personaggio e nemmeno troppo cordialmente.
Poi però il libro va avanti, parla d'altro, dell'opposto, di vita che ti porta a fare scelte più o meno coraggiose, più o meno stravolgenti, solo per il bisogno che ha di essere vissuta appieno. Mai accontentarsi. Mai accontentarsi di se stessi, mai mettere a tacere le voci che cerchiamo di nascondere dietro il quotidiano. Provarci, almeno questo, tentare ad essere felici, a rendersi felici...
Bel libro, davvero. Ed anche un pò magico, per me. Mentre lo leggevo era in grado di rispondere a pensieri ed emozioni che si agitavano confuse, era come se leggesse nella mia testa. Aprivo il libro e appena iniziavo a leggere mi mettevo a ridere, e mi dicevo: ma come cavolo fa a sapere che sto pensando a queste cose? Era come se parlasse anche di me, e non come certi libri studiati a tavolino che danno la stessa sensazione a tutti perchè generalizzano, un pò come gli oroscopi, che quando li leggi non puoi non rivederti. No, questo no. A me è sembrato un libro autentico, non introspettivo e psicologico, non pieno di frasi fatte e che vanno bene in ogni occasione, ma un libro che racconta una storia, semplice, che può sembrare anche banale, ma che è unica per chi la vive.
Un libro che parla di libertà, di voglia di cambiare, di coraggio per farlo, e di vivere fuori dalle convenzioni, fuori dagli schemi, senza seguire regole prestabilite, ritagliandosi un posto nel mondo, senza grandi pretese. Un monovano con angolo cottura, magari vista mare, pieno di luce, progettato su misura, ad incastro, ma capace di contenere lo spazio immenso della propria anima ed arredato con tutti i suoi colori.

"... comunque la felicità non è che sia fare sempre quello che si vuole, semmai è volere sempre quello che si fa... Sinceramente non so se sono felice o no, sicuramente mi sono liberato di un sacco di stronzate che un tempo inseguivo e che pensavo fossero importanti"
"... non si tratta di essere felici o no, ma di qualcosa di diverso, di un nuovo sentimento che ci fa sentire uniti a qualcosa di misterioso e che non ci abbandona mai. Non so se è felicità, io la chiamerei star bene. Bene veramente"

7 commenti:

Bk ha detto...

E' un gran bel libro.
Io li ho letti tutti i suoi.
Direi che questo è quasi perfetto e racchiude quello che Fabio Volo ha da dire.
E' bello il suo modo di accettarsi e di cercare di essere felice.
Un bacio Bruno

Sabrina ha detto...

@Bk
Io ne ho letto solo uno e credo non continuerò, rimarrei delusa :-P

Accettarsi? Cercare di essere felici?? Naaa. Per me è credere di essere di più e nella ricerca di questa unicità scoprire di stare bene così, per quello che si è.

Un bacio

Bk ha detto...

Diciamo la stessa cosa...
solo che io c'ho sonno! e tu lo hai detto meglio...
un bacio Bruno

Sabrina ha detto...

@Bk
Mi sa che hai bisogno di un pò di vacanza e di riposo, eh? :-P

BETTA'72 ha detto...

ciao mi hai incuriosito titolo del libro e Autore? Mi serviva proprio un nuovo libro da leggere....ah!quasi dimenticavo hai un premio da ritirare da me, quando vuoi passa a prenderlo...serena giornata e alla prossima ;-) Maffy

rompina ha detto...

bellissimo libro.

me l'ha regalato un apersona per me importante e sono entrata in crisi...che detta cosi' non sembra una bella cosa, invece e' stata una cosa stupenda, perche' ho guardato la mia vita e ho deciso cosa voglio farne ;o)

digito ergo sum ha detto...

l'ho relagalato anche io ad un'amica. l'ho letto anche io con piacere. ricordo che dopo averlo letto ho pensato che volo sia davvero tra i migliori scrittori italiani. e questo mi fa riflettere sugli scrittori italiani. aggiungici che, per un periodo, anche faletti ha dato il suo contributo... se ne deduce che, oggi, i migliori scrittori italiani, sono comici... mah...

ho cominciato a leggere ancora prima di camminare. ma solo perché ho iniziato a camminare a 18 anni. sono uno pigro, io...
:-)

ti abbraccio

Leggendo qua e là...

  • "...ho letto una volta che gli antichi saggi credevano che nel corpo ci fosse un ossicino minuscolo, indistruttibile, posto all'estremità della spina dorsale. Si chiama luz in ebraico, e non si decompone dopo la morte nè brucia nel fucoco. (...) in me (...) è sorto il pensiero, folle e dolce, che forse il mio luz non si trova dentro di me, bensì in un'altra persona." da Grossman, Che tu sia per me il coltello
  • "...gli ho detto, quel che di bello c'è nella vita è sempre un segreto... per me è stato così... le cose che si sanno sono le cose normali, o le cose brutte, ma poi ci sono dei segreti, ed è lì che si va a nascondere la felicità.." da Baricco, Castelli di rabbia
  • "Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanere secchi. Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte. Sono leggere dentro. Dentro." da Baricco, Oceano Mare