martedì 1 luglio 2008

Un pò di pensieri a metà

Io e la macchina, un rapporto strano. Non ho mai amato le macchine, nemmeno ho mai avuto tanta simpatia per loro, sono pezzi di lamiera e li tratto come oggetti qualunque. Io non ho il culto degli oggetti (l'ho già detto questo? non ricordo...) siano cellulari, macchine, pc, poco importa, e non pensate che è così perchè sono una donna!
No, per me è un oggetto pure la mia amata macchina fotografica, pure il mio orologio dai mille colori (ma quanto mi piace???), pure i miei giocattoli di bambina e quelli che erano di mia zia e che sono passati a me (mi piacciono tanto queste tradizioni, sanno di famiglia, di storia, di un continuum temporale che mi appartiene, che parla di me da generazioni).
Gli oggetti sono oggetti, se si rompono niente piagnistei, si aggiustano o si ricomprano.
Io ero brava ad incollare i pezzi rotti, tutti venivano da me con piatti, vasi, ed io con pazienza aggiustavo tutto. Ma ora penso che cmq sono sempre pezzi rotti, tranne qualcosa che può venire su bene, la maggior parte rimane storta, si incolla male, si vedono le giunture, allora è meglio buttarla via subito e non perderci tempo.
Ritornando a prima (oggi i miei pensieri sono veloci, difficile starci dietro, scappano e ne arrivano di nuovi i continuazione, difficile non perdere il filo), io amo la bici e non le auto. Non mi sono mai girata a guardarle, non conosco le marche ed i modelli, per me hanno tutte quattro ruote ed un volante, al massimo noto quando hanno 5 porte perchè è più facile salirci, e l'aria condizionata perchè fa fresco.
Però sono grata alla mia macchinetta color puffo. Anche se a volte la odio, anche se inquina e fa caldo, anche se è una scatola che mi imprigiona dentro. Cosa avrei fatto in questi mesi senza di lei? Le sono riconoscente. Mi ha aiutata ad esprimere una cosa che si chiama indipendenza, mi ha aiutata negli spostamenti da un lato all'altro della città, mi ha aiutata a correre lontano quando non potevo restare a casa, mi ha accompagnata a Trapani in un giorno speciale, ha ascoltato le mie urla ed i miei singhiozzi, si è bagnata delle mie lacrime, e mi ha ascoltato cantare a squarciagola. Mi ha portato al mare o accompagnata nelle curve sulle montagne, mi fa compagnia la notte e mi riporta sempre a casa sana e salva. Certo, io la maltratto, le faccio fare le curve veloce, la faccio correre tanto perchè sono sempre in ritardo e la lascio per prendere la mia bici che con il suo senso di libertà e fatica è il mio grande amore. Vento e sudore, cielo sopra la testa e gambe gonfie, sorrisi alla gente e soddisfazione personale. Sono un'opportunista!
Opportunista per l'indipendenza. Ma cosa è l'indipendenza? Riuscire a fare tutto da soli? Uscire la sera e tornare a casa senza disturbare nessuno? Non avere biogno degli altri? Non dipendere dagli oggetti? Essere liberi di andare dove si vuole? Di fare ciò che si vuole? Non rendere conto a nessuno? E' legata alla libertà dunque?
Mmm, devo pensarci... Io cerco di cavarmela sempre da sola, raramente chiedo aiuto, semmai chiedo consigli, esco la sera ed anche se faccio tardi torno sempre sola.
Però ho bisogno delle persone, del loro calore, del loro affetto, del loro amore, ho bisogno di sentirmi tra loro. Chi riuscirebbe a vivere solo? Solo i mistici, ma non per niente si chiamano così. Mi piace la compagnia e le persone e quello che mi trasmettono, cerco di prendere quanto di positivo mi danno e ricambio volentieri. Ho bisogno dell'amore, di sentire calore e di trasmetterlo ad altri. E così con l'affetto.
Ho bisogno anche degli oggetti, uso la macchina perchè ne ho la necessità, senza non riuscirei ad andare lontano e a correre veloce, sfrutto gli oggetti per i miei scopi. Li uso senza mezzi termini. Sono fatti per trarne il massimo beneficio, non per essere coccolati. Avete presente i maniaci che si lavano l'auto sotto casa e la lucidano per bene ogni settimana, la chiamano per nome e piangono se c'è un graffio??? Ma daiiii. Io queste cose non le concepisco. Sono materiale? Credo che l'affetto debba essere dimostrato alle persone e non agli oggetti. E quando dicono: ma è un ricordo! Ma un ricordo è il passato, vuoi rimanere lagato al passato o vivere nel presente, butta quello che è rotto o non funziona più bene! Sai cosa ti perdi? Perdi tempo (penso a mia zia che non voleva rottamare l'auto ormai a pezzi, e preferiva portarla dal meccanico ogni settimana e rimanere a piedi, finchè si è decisa, ma quanto ci ha messo! Ed ora non ricorda nemmeno più di che colore era la macchina vecchia) e nuove scoperte.
Mi è venuta confusione, non ricordo più che volevo dire, dove volevo arrivare. O forse ci sono arrivata, chissà... o forse no... cmq ormai sono stanca di scrivere, magari scriverò la seconda parte, sempre che me lo ricordi!

13 commenti:

Bk ha detto...

Su questo post si può commentare?
Non ho visto nessun divieto...

E' corretto il tuo modo di approcciarti alle Cose, tanto più che se sono importanti le conserviamo nei nostri ricordi e da lì non vanno più via.

Non fai niente se ti sei persa nei tuoi pensieri... è così bello perdersi ogni tanto.
Ci devo provare anche io qualche volta. Senza p., senza un domani.
Senza che sia qualcun altro a farti perdere.

Sabrina ha detto...

@Bruno
Senza che sia qualcun altro a farti perdere??? I pensieri scaturiscono sempre da qualcosa o qualcuno, mica nascono dal nulla!!!

digito ergo sum ha detto...

il tuo rapporto con le cose è quello che le donne hanno con me. mi trattano come un oggetto...

MAGARI!! ;-)

Calibano69 ha detto...

La mia macchina è blue puffo, non la tua!
:-D

Sabrina ha detto...

@Bruno
Ai pensieri tutto è concesso, no? E poi perdendosi si fanno tante esperienze nuove, si visitano nuovi posti, si incontra nuova gente, non sempre le stesse facce e gli stessi posti! ;-)
Sai che quando parto non porto mai la cartina dietro? Infatti mi perdo sempre :-P

Sabrina ha detto...

@Digito
Hi hi, sempre a lamentarvi voi uomini!

@Filippo
Ma che diciii, da che mondo e mondo il color puffo è azzurro e non blu! Ma uno di questi giorni andiamo da qualche parte sulle Madonie, una pizza lì non si può fare? Ho voglia di guidare...

rompina ha detto...

io invece ho un rapporto viscerale sia con le persone che con le cose...
la mia macchina ha un nome, che le ho dato dopo aver conosciuto la sua personalita'! ;o)


PS: ehm...la canzone pero' diceva "noi puffi siam cosi', noi siamo tutti BLU...." :oD

Calibano69 ha detto...

La tua è celestino chiaro... i puffi erano di un blue simile al "blue francia"... come la mia puffetta (@rompina: come vedi anche la mia ha un nome).

Calibano69 ha detto...

Riguardo la passeggiata mangereccia sulle Madonie: sfondi una porta aperta... io, ovviamente, vengo con la puffetta.

Sabrina ha detto...

@Rompina e Filippo
ok ok, avete ragione, i puffi sono blu :-(

@Filippo
...e la fai guidare a me??? :-P

Calibano69 ha detto...

Ehm... no... ho l'assetto calibrato sul mio peso e non vorrei sbilanciarla.
:D

Sabrina ha detto...

@Filippo
se se :P

Baol ha detto...

Gli oggetti vengono collegati ai ricordi che hanno vissuto insieme a noi e credo che, quando l'oggetto si rompe un po' ci dispiace perchè è come se il ricordo si sgualcisce un pochino.

Ciao

Leggendo qua e là...

  • "...ho letto una volta che gli antichi saggi credevano che nel corpo ci fosse un ossicino minuscolo, indistruttibile, posto all'estremità della spina dorsale. Si chiama luz in ebraico, e non si decompone dopo la morte nè brucia nel fucoco. (...) in me (...) è sorto il pensiero, folle e dolce, che forse il mio luz non si trova dentro di me, bensì in un'altra persona." da Grossman, Che tu sia per me il coltello
  • "...gli ho detto, quel che di bello c'è nella vita è sempre un segreto... per me è stato così... le cose che si sanno sono le cose normali, o le cose brutte, ma poi ci sono dei segreti, ed è lì che si va a nascondere la felicità.." da Baricco, Castelli di rabbia
  • "Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanere secchi. Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte. Sono leggere dentro. Dentro." da Baricco, Oceano Mare