venerdì 13 giugno 2008

Uno sguardo indietro

Un post, o meglio una foto con sotto delle parole, ed ecco che mi ritrovo dapprima con le lacrime agli occhi, ma dopo felice. La foto rappresenta una strada e le parole parlano di vita. Vita che per alcuni è in salita, per altri in discesa, ma quello che mi ha più colpito è stato leggere che se ci si guarda indietro si è orgogliosi di quanta strada si è fatta e di se stessi.
All'inizio non sentivo queste parole dentro, percepivo il loro significato ma non le avevo fatte del tutto mie. Invece, per caso, facendo un pò di pulizia nella posta elettronica, ho ritrovato delle email mai spedite, delle bozze.... E' stato un guardarsi indietro, un portare indietro le lancette del tempo a mesi fa... Le ho rilette e ho iniziato a guardare tutta la posta... e sono stata felice.
Perché ho capito quante conquiste ho fatto, quanto lavoro c'è stato, come se in silenzio, sommessamente, avessi ricostruito un'altra me, e così è stato davvero.
Un'amica ieri me ne aveva parlato, ma chissà perché i ricordi che servono davvero si cancellano dalla mente e rimangono solo alcune cose scelte a caso dall'elaboratore umano del nostro cervello.
Così, rileggendo, ho ricordato emozioni e sensazioni lontane anni luce, ho letto paure e ansie ormai cadute nel dimenticatoio, ho letto stati d'animo che per magia non ricordavo nemmeno più.
E mi sono sentita forte, più che mai, in un periodo in cui invece mi sento fragile. Ho impiegato molte energie fin qui, e forse pensavo che a questo punto tutto sarebbe passato e finito, niente di più falso. Ancora ho molta strada davanti, ma altrettanta dietro.
L'inconscio riporta alla luce brandelli di vita, vecchie speranze, i sogni si popolano e disturbano la quiete di questa nuova vita, ma io li sto a guardare. Io che pure nei sogni non sto mai ferma, che scalpito anche in quel mondo parallelo, in questi sto a guardare, come spettatrice di un film, immobile davanti alle riprese di una vita che fu.
I vecchi problemi sono stati superati da nuovi, difficili, ma stavolta risolvibili. Tutto dipende da me e non devo scordarlo. Devo continuare la mia strada dovunque mi porterà, ma certo mai più indietro. Sono felice perché tutto quel dolore che ho letto ora è alle spalle, perché sebbene ancora piango, ho ricordato come ero prima, e mi sembra un'altra persona, lontana anni luce.
Ora sono allegra anche con le lacrime, che vengono sì, ma vanno via anche velocemente.
Ora ho imparato ad ascoltare di più le persone e a credere nelle loro parole sebbene a volte sia difficile... se penso a tutti i proverbi che ho sentito e che mi facevano infuriare!
Ora ho voglia di uscire ed il mondo fuori mi sembra splendido e pieno di cose che aspettano solo di essere vissute.
Ora, anche se sola, mi sento parte di qualcosa, sento che ho intorno persone che non scorderò mai, che ognuno di loro è un tassello della mia vita, quella nuova. Molto lo devo anche ad ognuno di loro, che mi hanno trasmesso le loro ricchezze e mi hanno fatto pensare più di quanto non avrei mai potuto fare da sola.
Ora ho nuovi sogni, nuovi progetti, e non mi sento più fuori posto. Non mi sento più una vittima, nè un carnefice. Ho un posto in questa vita, ancora temporaneo, ma meglio di nulla.
Mi sento come se stringessi tra le mani un biglietto di andata in cui la destinazione ultima ancora non è stata scritta. Dove mi porterà la vita non lo so, ho smesso di pensarci da mesi, e non ho nessuna intenzione di farlo ora, e forse mai. Si vive alla giornata, come per non morire mai, come per prendere quello che di buono c'è in ogni giorno, niente progetti nè lunghe attese, niente false aspettative. Solo vita.

7 commenti:

Bk ha detto...

Scrivi poco piccola, ma quando lo fai... beh... mi fai caldo dentro.
Riuscire a prendere consapevolezza di quanta strada si è fatta, nonostante le delusioni è il primo passo per star bene.
Vivere alla giornata anche. Neanche io so cosa mi aspetta e, sinceramente, non vorrei saperlo ora.
Spero solo di riuscire sempre ad emozionarmi e di trovare sempre qualcuno con cui dividere queste emozioni. Di più davvero non posso sperare...
Un bacio attraverso il mare, Bk

Fragola ha detto...

questo post lo sento un po' anche mio...
baci sabri

@serenatudisco ha detto...

puo' sembrarti strano ma mi dispiace davvero sapere che soffri.
Se hai bisogno di parlare, e se mi reputi all'altezza io ci sono.
Sere

Sabrina ha detto...

@Bruno
Posso dirlo pubblicamente??? Si?
tvb

@Fragola
E' un post che parla di salite, di fatica, di ricostruzioni, di coraggio, di voglia di vivere, di emozioni vere, di quanto siamo speciali dentro... certo che è anche tuo!!!
Un bacioneeee

@Pispisa79
Grazie Serena! Gli amici non bastano mai! :-)

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

Leggendo qua e là...

  • "...ho letto una volta che gli antichi saggi credevano che nel corpo ci fosse un ossicino minuscolo, indistruttibile, posto all'estremità della spina dorsale. Si chiama luz in ebraico, e non si decompone dopo la morte nè brucia nel fucoco. (...) in me (...) è sorto il pensiero, folle e dolce, che forse il mio luz non si trova dentro di me, bensì in un'altra persona." da Grossman, Che tu sia per me il coltello
  • "...gli ho detto, quel che di bello c'è nella vita è sempre un segreto... per me è stato così... le cose che si sanno sono le cose normali, o le cose brutte, ma poi ci sono dei segreti, ed è lì che si va a nascondere la felicità.." da Baricco, Castelli di rabbia
  • "Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanere secchi. Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte. Sono leggere dentro. Dentro." da Baricco, Oceano Mare