martedì 12 agosto 2014

Gli ignoranti

Ho sempre pensato che le persone ignoranti non esistessero. Ho sempre pensato che non bisogna etichettare nessuno. Che per sfortune e vicissitudini varie non tutti hanno avuto la fortuna di studiare e non per questo bisogna marchiarli a vita. Ma mi sbagliavo.
Gli ignoranti esistono davvero e sono pericolosi. E' gente senza troppi scrupoli, è gente che per salvare la propria pelle farebbe di tutto. E' gente che ostenta, ostenta tutto, anche la propria ignoranza, e se ne fa scudo. E' gente che inganna, si cela dietro un'apparenza innocua. Ignoranza non è sinonimo di bontà. Anzi, spesso è il contrario. Gli ignoranti si sanno difendere. Non hanno bisogno di leggi ed avvocati, si fanno ragione da soli. L'ignoranza è feroce. E' il male peggiore del mondo.
E l'ignoranza non è il non sapere. Esiste davvero gente che non ha nemmeno la quinta elementare ma che possiede estrema saggezza ed una cultura popolare enorme. L'ignoranza di cui parlo è quella che si usa come arma. Quella dietro cui ci si barrica. L'ignoranza è non avere stimoli, è resa. Ci si arrende di fronte a cose che non si capiscono, anzi, ci si accanisce. E l'ignorante è quello che se non sa qualcosa non chiede, non gli importa, perché usa il potere della sua ignoranza. E' falsità, opportunismo, egoismo, prevaricazione, apparenza. E' vivere come animali selvaggi. Accontentarsi di scavare la terra. Mors tua vita mea. E' una vita allo stato brado. Senza regole. Dove quello che conta è il potere, è fregare l'altro prima che freghi te.
Ringrazio Dio per avermi fatto nascere nella famiglia in cui sto. Una famiglia che mi ha sempre messo libri in mano e sulle spalle. Gli stupidi ed i cattivi esistono anche tra quelli che i libri li leggono. Ma credo sia una stupidità contro la quale si può combattere ad armi pari. Cultura contro cultura. Ma contro la cattiveria dello spirito di sopravvivenza si può poco. Quella è più forte. Quella si fa manipolare. Quella distrugge credendo di fare del bene. Il proprio.

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Leggendo qua e là...

  • "...ho letto una volta che gli antichi saggi credevano che nel corpo ci fosse un ossicino minuscolo, indistruttibile, posto all'estremità della spina dorsale. Si chiama luz in ebraico, e non si decompone dopo la morte nè brucia nel fucoco. (...) in me (...) è sorto il pensiero, folle e dolce, che forse il mio luz non si trova dentro di me, bensì in un'altra persona." da Grossman, Che tu sia per me il coltello
  • "...gli ho detto, quel che di bello c'è nella vita è sempre un segreto... per me è stato così... le cose che si sanno sono le cose normali, o le cose brutte, ma poi ci sono dei segreti, ed è lì che si va a nascondere la felicità.." da Baricco, Castelli di rabbia
  • "Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanere secchi. Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte. Sono leggere dentro. Dentro." da Baricco, Oceano Mare