venerdì 28 marzo 2014

Maledizioni

Essere bravi nel fare le cose, sapersela cavare sempre e comunque, essere accomodanti e sapersi adattare alla vita non è un bene, non sempre almeno.
E' una maledizione. Che ti offusca la meta.
Meglio non essere in grado. Molto meglio. Almeno lo scontro fa desistere. Almeno la strada è obbligata dai propri limiti.
Quando si sanno fare mille cose ci si perde per strada. E diventa un labirinto.
Meglio chi non può scegliere, chi è categorico, chi ha un solo dono. E con quello deve tirare le sue reti. Cibarsi solo con quello.
La molteplicità porta indecisione. Come una bellissima donna corteggiata da tutti. Vede troppi uomini che le si fanno avanti e non sa più cosa vuole. Non trova più interesse per nessuno, è tutto indifferente.
E sceglie magari il partito migliore. Il più semplice. Ma non dà nulla in cambio. Che tanto, andasse male, può sempre passare al prossimo.
Chi è bruttina invece sa che sarà difficile conquistare qualcuno, chiunque esso sia, che tanto ormai anche i bruttini se la tirano. Tanto vale concentrare le forze su quello che le fa battere il cuore. Impossibile per impossibile non le cambia niente, tanto vale assecondare il sogno e crederci. Un no in più od in meno non cambia molto. Ma se, per una volta, fosse un sì, sarebbe di certo quello giusto.
Ecco. Quello giusto. Il sogno giusto. Mica facile da trovare quando si ha troppa scelta. O anche nessuna. Che poi troppo o niente sono la stessa cosa.
Non si è più disposti a fare sacrifici, rinunce. A che serve? Se perdi sempre o vinci sempre perché mettersi in gioco?
Non tutte le vittorie e non tutte le sconfitte però sono uguali.
E quindi?
Stavolta la soluzione la cerco anch'io...

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Leggendo qua e là...

  • "...ho letto una volta che gli antichi saggi credevano che nel corpo ci fosse un ossicino minuscolo, indistruttibile, posto all'estremità della spina dorsale. Si chiama luz in ebraico, e non si decompone dopo la morte nè brucia nel fucoco. (...) in me (...) è sorto il pensiero, folle e dolce, che forse il mio luz non si trova dentro di me, bensì in un'altra persona." da Grossman, Che tu sia per me il coltello
  • "...gli ho detto, quel che di bello c'è nella vita è sempre un segreto... per me è stato così... le cose che si sanno sono le cose normali, o le cose brutte, ma poi ci sono dei segreti, ed è lì che si va a nascondere la felicità.." da Baricco, Castelli di rabbia
  • "Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanere secchi. Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte. Sono leggere dentro. Dentro." da Baricco, Oceano Mare