mercoledì 27 febbraio 2008

Grazie Maffy!!!

Il mio primo premio, che emozione...
Un premio!
E per cosa?
Perchè trasmetto forti emozioni!
E chi se lo sarebbe mai aspettato!

Ma come è iniziata questa avventura?
Bè, ho iniziato a scrivere una sera, ero sola a casa e molto malinconica, in tv niente di speciale, avevo voglia di gente, di persone, ma era un periodo in cui mi ritrovavo sola, intorno a me nessuno. Era quasi natale. Allora ho acceso il pc; si avvicinava il mio trentesimo compleanno (ma proprio quest'anno dovevano concentrarsi tutte le fasi importanti della mia vita?), 30 anni, me li immaginavo diversi, molto diversi. Sposata, una festa a casa, anzi due, una giornata felice in una casa felice, "realizzata" insomma. Aspettative e desideri mai avverati (ma in fondo erano quelli giusti?). Ho aperto google e mi sono messa a cercare trentenni, non so perchè, forse per avere un confronto anche se virtuale. Ho trovato il sito di Pavel & Clyde, Trenta senza, mi sono messa a leggere... tante storie di ragazzi e ragazze, simili e non, e mi è venuta voglia di scrivere la mia. Il sito diceva: raccontaci la tua storia, partecipa anche tu. Allora mi sono messa a scrivere, ma ho lasciato tutto in stand by. Mandare la mia storia a sconosciuti? Naaa. Vederla pubblicata su un sito? Naaa. Forse era meglio creare un blog, d'altronde uno già lo avevo, ma faceva parte del mio passato, io ormai ero solo Sabrina e ci voleva un blog nuovo, no?
Così nasce Strada facendo... un blog per caso, un contenitore di emozioni da voler fermare, ricordare, materializzare. Un blog non pubblico tra l'altro, non inserito su google o altri motori di ricerca, solo uno sfogo personale. Quindi chi se lo aspettava che qualcuno potesse leggerlo? Non lo avevo messo in conto... e invece siete arrivati e in tanti... primo tra tutti Pavel seguito a ruota da Fragola. Che emozione il commento di Fragola, una persona speciale arrivata nella mia vita nel momento giusto, una "sorellina" che aspetto ancora di incontrare. E poi da lì tanti altri, per passaparola, per link successivi, tanti nuovi amici. Sì, perché in fondo credo che tra tutti noi stia nascendo un'amicizia, anche se a distanza, anche se virtuale, o almeno qualcosa di simile. Ci conosciamo, conosciamo le nostre storie, i nostri pensieri, forse più di quanto molte persone vicine a noi non sappiano. Nella realtà si ha fretta, non si ascolta abbastanza, non si dedica tempo ai pensieri e alle parole. Qui ci prendiamo invece tutto il tempo che vogliamo e quando vogliamo. Siamo noi che decidiamo di fermare la nostra attenzione sulle parole di qualcuno e prendere parte alla discussione, dire la nostra, nel modo più democratico che esista, e forse il più vero. Al di la dei personaggi che qualcuno interpreta trapela sempre qualcosa di noi, di autentico.
E poi arrivano Bruno, Master, Maffy... (ma, piuttosto, come sei arrivata a me ? :-)) che dal nulla mi da un premio... inaspettato...
Sono felice di essere rimasta a casa da sola quel giorno. Sono felice di avere incrociato tutti voi. E sono ancora più felice se le mie parole possono far nascere emozioni in voi, possono esservi di aiuto in qualcosa, possono farvi fermare per un attimo. Felice e onorata. Non me lo sarei mai aspettato, davvero. Non credevo di riuscire a fare tanto, non ci ho nemmeno mai pensato... è nato tutto come uno sfogo personale.
In fondo l'uomo è un animale strano, ha tanta voglia di comunicare, di parlare, di stare assieme, eppure fa la guerra l'uno con l'altro, e spesso si isola e si chiude in se stesso... Meno male che seppure virtualmente, seppure per una volta, ci si incontra e ci si sorride, anche se di fronte ad uno schermo! Sono sempre emozioni, no?

Ok ora bando alla ciance, mi tocca dare il premio ed altre (10?) persone che mi emozionano, funziona così, no?
Niente di più facile :-)

Il primo che mi viene in mente è Alessandro, anche se è l'ultimo arrivato. Devo dire perchè? Ma avete mai letto il suo blog e i suoi commenti? E' un uomo dai forti sentimenti e dalle forti passioni e le trasmette in modo particolare. O si ama o si odia. Lascio a ognuno di voi la scelta. A me fa scattare una molla dentro... E' pure siculo verace... E poi un aspirante giornalista va pubblicizzato, no? ;-)

Fragola ovviamente non può mancare, la sorellina non genetica ma di vita, vera, autentica, speciale e sbrilluccicosa! Quanti sorrisi ed emozioni che ci siamo scambiate in questi mesi!!! Non credo ci sia bisogno di altre parole per lei, d'altronde conoscete e ammirate tutti il suo fruittellissimo blog, no?

E Bruno? Come fare a non inserirlo nella lista? Anche lui uno dei primi blog che ho letteralmente divorato. Una persona affine a me in molte cose e nei sentimenti. Un napoletano simpatico sì ma anche molto altro, una persona tutta da scoprire...

Ancora un "amichetto", MoF, o meglio, Francesco... molto meglio! Francesco che per ora emoziona tanto nei suoi post, specie negli ultimi... chissà come mai! Fa di tutto per nascondersi ma se si legge tra le righe lo si scopre per forza, impossibile non riuscirci. In bocca al lupo... :-P

Mafalda che leggo sempre e che mi fa pensare e divertire ogni volta. Ancora non ti conosco tanto Maffy, ci siamo incrociate da poco, ma ci rifaremo!

E dulcis in fundo una persona che leggo rimanendo in silenzio, Rompina. Ma perchè rimango in silenzio? Forse perchè non ho nulla da aggiungere ai suoi post, sono sentimenti che sento tanto vicini, ho come una sorta di rispetto per quello che esprime. A volte le parole non servono.

Finito, solo 6, meglio pochi ma buoni, no?

Mi sa però che ho divagato troppo, ho parlato di persone e non di blog, ma faccio fatica a pensarvi come tali, per me siete uomini e donne veri! Sono uscita fuori tema? Non credo...

lunedì 18 febbraio 2008

Un viaggio nei miei pensieri...

Per ora capita che aiuto Gioacchino con l'antologia. Gioacchino fa la prima media. Leggiamo e analizziamo poesie.
Mi è sempre piaciuta la poesia. A scuola matematica e italiano erano le mie materie preferite, anche quando non c'erano compiti me li inventavo. La matematica mi piaceva perchè tutto aveva un risultato, tutti gli sforzi alla fine convergevano nella soluzione, un numero, che era uno e uno solo. Forse da qui il mio amore per l'organizzazione. Mi piace mettere ordine nelle cose. Ho tutto ordinato e catalogato, ma sempre in disordine, uno strano connubio. Nelle librerie carpette e fascicoli, nell'armadio contenitori e porta tutto (borse, cinte, sciarpe), nel pc tutte cartelle catalogate e perfette... e poi sul desktop il caos, sulla sedia cataste di vestiti, sulla scrivania libri e fogli ovunque. Sono un paradosso!
E l'italiano invece mi faceva viaggiare. Mi portava lontano, avanti e indietro nel tempo, altre emozioni e tanti pensieri. Ecco, ho sempre pensato tanto, l'ho già detto in un commento tempo fa, ed è una cosa di cui sono orgogliosa. Sono capace di starmene ore a guardare il mare o fuori dalla finestra e pensare. Un pensiero e poi l'altro, intrecciati in modo contorto ma liberatorio. Vi siete mai persi nei vostri pensieri? Io si, ed è un dolce naufragare. Stare soli con se stessi e la propria testa. Che bello poter pensare, peccato chi non ne approfitta. Solo i pensieri ci rendono veramente liberi, e poterli esprimere a qualcuno è una gran cosa. Anche i più stupidi, anche quelli illogici. Chi siamo in fondo se non i nostri pensieri! Mi manca tutto questo. E mi manca da tanto. Poter parlare e scherzare con qualcuno, di tutto, serio e faceto, geniale e demenziale. L'ultima volta che l'ho fatto? Forse con gli amici del liceo. Strano periodo della mia vita, quello. E' stato bellissimo ed emozionante eppure ne ho un ricordo negativo. Chissà, forse perchè ho lasciato buona parte di me in quei banchi e tra quegli amori. Miii quanto tempo! Le prime cotte, i primi approcci (i primi baci no, in questo sono stata precoce!), le ribellioni, l'irresponsabilità!
Ecco, forse è questo che mi manca. Forse è per questo che sto così oggi. Ma torniamo indietro, ieri concerto gospel e poi pizza, setteveli da Cappello e caffè alla Champagneria con Lucia. Ecco, forse è stata lei la causa di questa mia malinconia. Lucia ha 22 anni, quasi 23, e tutta la sua voglia di ribellione. E io che facevo a 23 anni? Boo! La mia massima trasgressione è stata forse saltare l'università e passare la giornata fuori. Uffa uffa uffa. Ho voglia di cose pazze pure io. Ho voglia di ritrovare quella ragazzina che ho lasciato in tredici a 18 anni. Ho voglia di passare la notte fuori casa, magari al mare, di fare casini, di creare problemi. Ma potrei riuscirci davvero? Ne dubito. Ma almeno voglio provarci. Voglio divertirmi senza pensare a nulla, solo per spirito goliardico. Ridere e fare ca...te. Uffa uffa uffa. Voglio una scossa di adrenalina. Sono troppo perfettina: non bevo, non fumo, non dico parolacce (solo quando sono veramente, ma veramente arrabbiata, e nemmeno pesanti!), tutta casa e chiesa, non corro nemmeno più in macchina... io che facevo i testacoda e svoltavo tirando il freno a mano (non lo avreste mai detto, vero? non ci crede nessuno infatti, ma è verooo). Uffa uffa uffa. Rivoglio la mia incoscienza di adolescente, ma con l'intelligenza di adulta. Ecco, un pò di spirito di avventura. Magari è la volta buona che mi decido a prendere quel cavolo di biglietto dal cassetto e parto per Miami!!! Uffa, devo andarci in aereo però. Ed io ho paura dell'aereo!!! Però fra un pò vado in Marocco a fare uno scavo ;-p

P.S. sarà stata la mia prima crisi da trentenne? In fondo lo sono solo da un mese...

domenica 17 febbraio 2008

Una mia foto!

Post dedicato...

Questo è per accontentare qualcuno che in msn non fa che chiedermi una "mia" foto!
Io ti accontento, sempre a modo mio però!
Sono sicula, che vuoi farci!!!


venerdì 15 febbraio 2008

Essere siciliano...

Per chi di voi non conoscesse ancora questo sketch di Ficarra e Picone:

http://it.youtube.com/watch?v=067ymNrEr6Q


Ficarra:
Io sono fiero di essere siciliano… perché… questo mare, queste spiagge, questo sole…
Picone: Io mi vergogno di essere siciliano… perché… a parte questo mare, a parte queste spiagge e a parte questo sole…

Ficarra:
Io sono fiero di essere siciliano… perché… aspetta… calma… ma che fretta c’èèèè??
Picone: Io mi vergogno di essere siciliano… perché… aspetta, calma, ma che fretta c’è…

Picone:
Io mi vergogno di essere siciliano… perché ancora oggi sento dire: “lascia perdere, è sempre stato così…ma chi te lo fa fare…”

Ficarra: Io sono fiero di essere siciliano… perché… Falcone, Borsellino, Padre Puglisi… sono siciliani…
Picone:
Io mi vergogno di essere siciliano… perché… Falcone, Borsellino, Padre Puglisi… ERANO siciliani!

Ficarra:
Io sono fiero di essere siciliano… perché Libero Grassi…ne era fiero…
Picone:
Io mi vergogno di essere siciliano… perché… internamente… penso che Libero Grassi se l’è cercata!

Ficarra:
Io sono fiero di essere siciliano… perché mi sento di appartenere a qualcosa di grande…
Picone:
Io mi vergogno di essere siciliano… perché ci mancherà sempre qualche cosa per diventare grandi…

Ficarra:
Io sono fiero di essere siciliano… perché è la cosa più bella che mi ha lasciato mio padre…

Ficarra:
Io sono fiero di averla lasciata questa Sicilia…così un giorno potrò dire ai miei figli: “Lo vedi che cosa ti ho risparmiato???”…
Picone:
Io invece non la voglio lasciare questa Sicilia… non la voglio lasciare… così… perché VOGLIO VINCERE!


Non so che senso possano avere queste parole per chi non è siciliano, cosa possano comunicare, cosa si possa realmente capire di noi attraverso queste battute.
Io so solo che le sento mie, fortemente, contraddizioni vere che sono in ognuno di noi, nati sotto questo sole cocente e circondati da questo mare, che appartengono alla nostra storia e alla nostra cultura e contro cui ci dobbiamo scontrare
giornalmente.
E' difficile essere siciliani. Si ha un senso di appartenenza a qualcosa "di grande" ma spesso anche di "troppo grande". E' un combattere contro i mulini a vento, da soli. C'è un senso di impotenza a volte schiacciante, mentre altre volte ci si sente invincibili.
Siamo ricchi ed anche immensamente poveri. E ne siamo consapevoli purtroppo e per fortuna... purtroppo per chi preferisce incrociare le braccia di fronte a tutto ciò pensando che non cambierà mai nulla, per fortuna per chi ci crede e combatte, e "vuole vincere".
Io voglio vincere, davvero. Da quando a 14 anni mi sono ritrovata improvvisamente senza una casa, senza un letto, senza il mio mondo, senza certezze. E al loro posto ho trovato macerie, fumo, transenne, paura e... morti.
Morti che sono rimasti vivi, che sono stati grandi e sono rimasti invincibili.
Quando qualcuno non ti può battere e piegare, l'unica cosa che può fare, per fermarti, è solo ucciderti. Una
vittoria ed una sconfitta insieme. Ancora una contraddizione! La peggiore.



giovedì 7 febbraio 2008

Ieri pomeriggio

Alla fine la giornata di ieri è un pò migliorata, forse. Sono andata dai miei (e di altre quattro amiche-volontarie) 17 bambini che ci hanno fatto disperare non poco. Io sono molto calma e paziente, molto, e tutti se ne stupiscono, ma ieri... ieri ho urlato!!! A volte sono dispettosi e capricciosi più del solito, e la cosa strana è che capita sempre che lo siano tutti insieme!!! E allora cercare di tenerli col sederino sulla sedia e il libro aperto è un'impresa, si alza uno e mentre tu cerchi di rimetterlo seduto ecco che gli altri ne approfittano ed è il caos! Tutti nel corridoio a urlare, correre, fare la lotta. Ahhhhh AIUTO.
E il citofono squilla e i compiti rimangono lì a metà, e corri a prenderli, e scappano in giardino, e salgono al piano di sopra, ti sfidano per metterti alla prova e ti riempiono di domande solo per il gusto di farti esaurire.
Poi finalmente l'orologio segna le 18.00. Tutti a casa. L'ultima corsa e le ultime grida nel corridoio, gli ultimi capitomboli e gli ultimi dispetti ed ecco... il silenzio!
E tutte ci ritroviamo sull'ingresso, chi fuma, chi parla, chi pensa, chi ascolta. Io non fumo e in questi giorni parlo poco, ma in compenso penso ed ascolto parecchio. Così passa un pò di tempo, solitamente mezz'ora o anche un'ora. Ma ieri era il mercoledì della ceneri. Così, insieme, ci incamminiamo verso una chiesa, una delle tante che abbiamo vicine, come vere brave ragazze, ed in fondo lo siamo davvero!
Arrivate in chiesa, affollatissima, siamo rimaste in piedi in fondo. Prima dell'inizio della messa un uomo facendosi strada tra la gente per uscire mi urta malamente, blaterando qualcosa che non capisco, era straniero. Un tipo normale, forse un pò sgorbutico, ma normale. Dapprima. Appena arrivato in fondo, prossimo all'uscita, inizia a picchiare un signore lì in piedi ad aspettare come noi l'inizio della funzione. Lo picchia e urla, senza un motivo. Tutti stanno fermi, c'è qualcosa che non va. Finalmente qualcuno interviene, ora sembra un pazzo o un ubriaco. Inizia a urlare sempre più forte, e stavolta capisco ciò che dice, urla contro la chiesa e Dio. I canti si interrompono. Tre ragazzi riescono a farlo uscire. E arriva un giovane sacerdote di corsa, esce insieme ad altri 2 preti. Noi ci guardiamo negli occhi stralunate e una donna dice: "macchè pazzo, è posseduto!"
Oh cavolo! Queste cose mi fanno paura, mi avvicino alle mie colleghe e rimango lì buona buona. Non avevo mai visto niente di simile, in fondo credo in Dio ma non nel Diavolo, mi viene difficile credere che esista davvero, credo al male, ma non in una sua incarnazione. E mi vengono in mente i discorsi fatti con Lucia sugli esorcismi (lei ha un amico-prete esorcista e si diverte a fargli le domande più disparate), mi giro, la guardo e lei mi dice: "ci voleva padre Massimo!".
Ricomincia la musica, i preti tornano al loro posto e tutto si svolge normalmente, fino alla fine, come niente fosse successo. Uscite mi accompagnano alla macchina. Baci baci e si torna tutte a casa.
Uno strano pomeriggio? No, in fondo normale. Normale per me che ne vedo di tutti i colori in questa città piena di contraddizioni, dove il bene e il male spesso si confondono, dove in certi quartieri il tempo sembra essersi fermato al dopoguerra. Una città però uguale a tante altre perchè fatta sempre di gente. Persone buone e cattive, oneste e delinquenti.
Ma anche cattivi buoni e delinquenti onesti. Paradossi? No, semplicemente vita! Vita che ti porta a capire come non esista solo il bianco e il nero, ma altre mille sfumature che non sono facili da decifrare, sembrano tutte uguali e invece sono profondamente diverse. Differenze impercettibili che cambiano tutto. Ogni persona è un mondo intero. Ognuno ha da imparare e da insegnare. E penso ai miei bambini.
Vedere un posseduto in chiesa non è in fondo più strano che vedere un bambino di 9 anni circa, magari senza padre, che gioca per strada con quello che trova nell'immondizia, che sa leggere appena, che non conosce i cartoni animati ma i cantanti popolari, non ha mai letto topolino e non capisce il 50% delle parole che ci sono nel suo libro di letture. Ma sa cos'è il carcere. Sa che cos'è la famiglia e la difende a spada tratta, comunque. Sa che non deve fidarsi degli altri. Però ti corre incontro e anche se lo sgridi e lo rimproveri, cerca sempre i tuoi baci e i tuoi abbracci, ti salta addosso, ti stringe e ti vuole bene, così, semplicemente.
Cosa dovrebbe meravigliarmi di più?

mercoledì 6 febbraio 2008

Sfuocata


Ecco, in questi giorni mi sento un pò così, sfuocata, sotto un cielo nuvoloso, grigio... anche se fuori splende il sole...
Ho provato a scrivere qualcosa, ma non riesco a finire.
Oggi è una giornata storta, un pò come questa foto di 8 anni fa...

Leggendo qua e là...

  • "...ho letto una volta che gli antichi saggi credevano che nel corpo ci fosse un ossicino minuscolo, indistruttibile, posto all'estremità della spina dorsale. Si chiama luz in ebraico, e non si decompone dopo la morte nè brucia nel fucoco. (...) in me (...) è sorto il pensiero, folle e dolce, che forse il mio luz non si trova dentro di me, bensì in un'altra persona." da Grossman, Che tu sia per me il coltello
  • "...gli ho detto, quel che di bello c'è nella vita è sempre un segreto... per me è stato così... le cose che si sanno sono le cose normali, o le cose brutte, ma poi ci sono dei segreti, ed è lì che si va a nascondere la felicità.." da Baricco, Castelli di rabbia
  • "Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanere secchi. Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte. Sono leggere dentro. Dentro." da Baricco, Oceano Mare