giovedì 7 febbraio 2008

Ieri pomeriggio

Alla fine la giornata di ieri è un pò migliorata, forse. Sono andata dai miei (e di altre quattro amiche-volontarie) 17 bambini che ci hanno fatto disperare non poco. Io sono molto calma e paziente, molto, e tutti se ne stupiscono, ma ieri... ieri ho urlato!!! A volte sono dispettosi e capricciosi più del solito, e la cosa strana è che capita sempre che lo siano tutti insieme!!! E allora cercare di tenerli col sederino sulla sedia e il libro aperto è un'impresa, si alza uno e mentre tu cerchi di rimetterlo seduto ecco che gli altri ne approfittano ed è il caos! Tutti nel corridoio a urlare, correre, fare la lotta. Ahhhhh AIUTO.
E il citofono squilla e i compiti rimangono lì a metà, e corri a prenderli, e scappano in giardino, e salgono al piano di sopra, ti sfidano per metterti alla prova e ti riempiono di domande solo per il gusto di farti esaurire.
Poi finalmente l'orologio segna le 18.00. Tutti a casa. L'ultima corsa e le ultime grida nel corridoio, gli ultimi capitomboli e gli ultimi dispetti ed ecco... il silenzio!
E tutte ci ritroviamo sull'ingresso, chi fuma, chi parla, chi pensa, chi ascolta. Io non fumo e in questi giorni parlo poco, ma in compenso penso ed ascolto parecchio. Così passa un pò di tempo, solitamente mezz'ora o anche un'ora. Ma ieri era il mercoledì della ceneri. Così, insieme, ci incamminiamo verso una chiesa, una delle tante che abbiamo vicine, come vere brave ragazze, ed in fondo lo siamo davvero!
Arrivate in chiesa, affollatissima, siamo rimaste in piedi in fondo. Prima dell'inizio della messa un uomo facendosi strada tra la gente per uscire mi urta malamente, blaterando qualcosa che non capisco, era straniero. Un tipo normale, forse un pò sgorbutico, ma normale. Dapprima. Appena arrivato in fondo, prossimo all'uscita, inizia a picchiare un signore lì in piedi ad aspettare come noi l'inizio della funzione. Lo picchia e urla, senza un motivo. Tutti stanno fermi, c'è qualcosa che non va. Finalmente qualcuno interviene, ora sembra un pazzo o un ubriaco. Inizia a urlare sempre più forte, e stavolta capisco ciò che dice, urla contro la chiesa e Dio. I canti si interrompono. Tre ragazzi riescono a farlo uscire. E arriva un giovane sacerdote di corsa, esce insieme ad altri 2 preti. Noi ci guardiamo negli occhi stralunate e una donna dice: "macchè pazzo, è posseduto!"
Oh cavolo! Queste cose mi fanno paura, mi avvicino alle mie colleghe e rimango lì buona buona. Non avevo mai visto niente di simile, in fondo credo in Dio ma non nel Diavolo, mi viene difficile credere che esista davvero, credo al male, ma non in una sua incarnazione. E mi vengono in mente i discorsi fatti con Lucia sugli esorcismi (lei ha un amico-prete esorcista e si diverte a fargli le domande più disparate), mi giro, la guardo e lei mi dice: "ci voleva padre Massimo!".
Ricomincia la musica, i preti tornano al loro posto e tutto si svolge normalmente, fino alla fine, come niente fosse successo. Uscite mi accompagnano alla macchina. Baci baci e si torna tutte a casa.
Uno strano pomeriggio? No, in fondo normale. Normale per me che ne vedo di tutti i colori in questa città piena di contraddizioni, dove il bene e il male spesso si confondono, dove in certi quartieri il tempo sembra essersi fermato al dopoguerra. Una città però uguale a tante altre perchè fatta sempre di gente. Persone buone e cattive, oneste e delinquenti.
Ma anche cattivi buoni e delinquenti onesti. Paradossi? No, semplicemente vita! Vita che ti porta a capire come non esista solo il bianco e il nero, ma altre mille sfumature che non sono facili da decifrare, sembrano tutte uguali e invece sono profondamente diverse. Differenze impercettibili che cambiano tutto. Ogni persona è un mondo intero. Ognuno ha da imparare e da insegnare. E penso ai miei bambini.
Vedere un posseduto in chiesa non è in fondo più strano che vedere un bambino di 9 anni circa, magari senza padre, che gioca per strada con quello che trova nell'immondizia, che sa leggere appena, che non conosce i cartoni animati ma i cantanti popolari, non ha mai letto topolino e non capisce il 50% delle parole che ci sono nel suo libro di letture. Ma sa cos'è il carcere. Sa che cos'è la famiglia e la difende a spada tratta, comunque. Sa che non deve fidarsi degli altri. Però ti corre incontro e anche se lo sgridi e lo rimproveri, cerca sempre i tuoi baci e i tuoi abbracci, ti salta addosso, ti stringe e ti vuole bene, così, semplicemente.
Cosa dovrebbe meravigliarmi di più?

10 commenti:

Daniele Mondello ha detto...

...Palermo non è una città come tutte le altre.Ti consiglio di leggere "Palermo è una cipolla" di Alajmo.
Forse la cosa che piu dovrebbe meravigliarti è... il non meravigliarti... ma non credo che non ti meravigli... tu che stai a contatto con i bambini saprai apprezzare maggiormente la frase del piccolo principe dove il capostazione dice che i bimbi sono i piu fortunati perche essendo curiosi "incollano il naso al vetro del finestrino e guardano fuori".tempo al tempo... la vita è bella per questo.. perche quando sembra che non ci sia piu motivopermeravigliarti...arriva la sorpresa!

Fragola ha detto...

Mamma mia che paura! Comunque è vero, viste le ultime svolte delle nostre vite non bisogna meravigliarsi di niente. Può succedere di tutto (tranne quello che davi per scontato, ovviamente).
un bacio dal nord

BETTA'72 ha detto...

Quello che è avvenuto in chiesa può essere stato un gesto di disperazione ....pazzo,ubriaco o posseduto ...comunque è una persona che ha abbandonato la propria fede quindi DISPERATO ....la paura deve essere stata tanta ma le riflessioni che hai fatto sono molto profonde e fanno percepire la grande maturità che hai, ti ammiro per quello che fai con i bambini. Maffy

Unknown ha detto...

anch'io saltare addosso a cercare i tuoi baciiiiii....anch'ioooooo....

eheh

:-P

MoF

Sabrina ha detto...

@MoF
dovrai accontentarti di un bacio virtuale, ovviamente come li do ai bambini... sulla fronte ;-)

@mafalda
in realtà non faccio nulla di speciale, anzi, sono loro a darmi di più! E poi non so come facciano, ma proprio quando sono a terra mi corrono tutti quanti incontro urlando e mi circondano con i loro abbracci, come se lo sapessero... è la loro magia!

@fragola
e ne succedono di cose... inaspettate sopratutto!

@daniele
ma quant'è bella la nostra città!!! Io mi meraviglio ancora tutti i giorni, ripercorrendo le stesse strade e sotto lo stesso sole. Mi piace camminare per i vicoli arabi con gli occhi in su, come i bimbi, in fondo mi sento ancora una di loro...

Anonimo ha detto...

sarò sincero, ma soprattutto parlo da miscredente dei più spietati!
Non credo! Non credo nella chiesa, non credo in Gesù ( Ho qualche dubbio solo su Dio ), non credo assolutamente nei posseduti, esorcisti ed esorcismi vari!
Questo non vuol dire che non rispetti chi ha fede, anzi credetemi, li ammiro! Li ammiro perchè senza dubbio alcuno hanno molta più forza di me, nel riuscire a credere in qualcosa di astratto, non tangibile! Ecco per far ciò ci vuole una forza interiore non indifferente, cosa che probabilmente in me non è presente!
La mia città, Palermo, è amabile o odiosa! Bellissima e orribile! Interessante e futile!
é un controsenso urbano!
Camminando per le sue strade, in un lasso di tempo relativamente breve ti incazzi da morire, poi giosci, poi la tua curiosità viene stimolata, poi ti indigni, poi sorridi, poi metti gli occhiali scuri per il sole, poi ti tappi le nasche per il feto e poi le allarghi per il ciauro che si sprigiona da certi banchetti e bar.
Più volte ho detto a me stesso, basta, Palermo ora basta, mi hai succhiato la linfa vitale, mi hai portato all' osso, ti saluto, me ne vado!
Eppure...eppure sono ancora qui, e parlo di recupero del centro storico, di lotta alla mafia, di rieducazione dei bambini ( e mi dicono che sono pazzo ), di non piegarsi ai grandi dal potere forte, ma non mi faccio mancare il suono del marranzanu nella mia mente, la coppola quando fa freddo, il sapore del cannolo e un beh assestato colpo di minchia nei miei discorsi per dargli più forza! ;-)!!!!
Tutto questo perchè il siciliano, quello vero è una persona con i controcazzi! Un siciliano, vero, verace, con i fichi d'india rossi al posto dei globuli nel sangue, non si piega e non si spezza! Non si scanta a dire che la mafia è una montagna di merda! Sa vivere e sorridere pure nelle difficolta! E' solidale con chi sta male! sa dividere la miseria che gli appartiane con gli altri che stanno peggio di lui e lo fa con allegria, picchi hanno a manciare tutti!
Il Siciliano e dolce come la crema di ricotta, amaro come le mandorle, caldo come il sole e freddo come il blu del mare!
Il siciliano è tutto è nulla! E' Palermo...e come il siciliano, teatro di vita e di insegnamenti!!

Unknown ha detto...

...allora...sempre collegata su Msn e non posti?

no no...

non si fa...

MoF

Sabrina ha detto...

@MoF
fatto! Però ora aspetto un tuo commento "serio"!!!
Ciao

Sabrina ha detto...

@Alessandro
Le tue parole su Palermo sono bellissime e sprecate per un commento. Meritano un'importanza ed una visibilità diverse. Se non le posti tu, lo faccio io ;-)
A tuo nome naturalmente!

Anonimo ha detto...

Sabrina....cosi mi fai arrossire però.....

Leggendo qua e là...

  • "...ho letto una volta che gli antichi saggi credevano che nel corpo ci fosse un ossicino minuscolo, indistruttibile, posto all'estremità della spina dorsale. Si chiama luz in ebraico, e non si decompone dopo la morte nè brucia nel fucoco. (...) in me (...) è sorto il pensiero, folle e dolce, che forse il mio luz non si trova dentro di me, bensì in un'altra persona." da Grossman, Che tu sia per me il coltello
  • "...gli ho detto, quel che di bello c'è nella vita è sempre un segreto... per me è stato così... le cose che si sanno sono le cose normali, o le cose brutte, ma poi ci sono dei segreti, ed è lì che si va a nascondere la felicità.." da Baricco, Castelli di rabbia
  • "Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanere secchi. Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte. Sono leggere dentro. Dentro." da Baricco, Oceano Mare