venerdì 14 marzo 2008

Dalla finestra


Ricordavo di aver scattato una foto dalla finestra, tempo fa.
Certo non è bellissima, ma c'è qualcosa che mi piace, racconta un attimo.
E allora la posto qui e inizio, come dice Bruno, a guardare...
e, aggiungo io, a pensare...

Vedo...

una farfalla che chissà come è arrivata quassù, fino al quinto piano
ha macchie arancio e puntini blu e bianchi...
le ali ricordano le vetrate delle cattedrali gotiche, a inserti colorati, incorniciati...
le antenne tese a cercare qualcosa, un profumo, un richiamo...
un attimo di sosta per poi ricominciare a danzare nell'aria
(ma da bimbi vi siete mai persi rincorrendo il ballo di una farfalla? Io siiii)

una recente ristrutturazione
macchie di intonaco e di pittura

il caldo della Sicilia
a cui porre rimedio
ognuno a suo modo

un colore giallo che invade la città
antico ricordo di una pietra povera ma resistente
che ha dato vita a grandi capolavori...

un orfano di geranio
lo ricordo bene era bianco, fitto, bello
ed ora?

E penso...

alla fragilità delle cose
ai cicli
alla vita
al passato che cambia veste, e ritorna
ma perde la sua essenza
e poi scompare del tutto...

P.S. Questo è un insolito meme pensato da Bruno, per aiutarci a guardare oltre, a fermarci un attimo ed osservare davvero, e magari prenderci un minuto di pausa, tutto per noi.
Grazie Bruno :-)

2 commenti:

Bk ha detto...

Era ora...
non pensavo di riuscire a trasmettere in pieno lo spirito di quel "meme"...
Invece eccoti qua.
Una eterna sorpresa.
Mi è sembrato di sentirlo... il caldo della Sicilia.
Un bacio enorme Bk
ps: è bello che ti ricordi del geranio...

Sabrina ha detto...

@Bruno
In ritardo... ma alla fine arrivo!
Lo spirito giusto me lo hai trasmesso quella sera giocando. Ho avuto un trattamento privilegiato, tutto qui!
Un bacio anche a te :-)

Leggendo qua e là...

  • "...ho letto una volta che gli antichi saggi credevano che nel corpo ci fosse un ossicino minuscolo, indistruttibile, posto all'estremità della spina dorsale. Si chiama luz in ebraico, e non si decompone dopo la morte nè brucia nel fucoco. (...) in me (...) è sorto il pensiero, folle e dolce, che forse il mio luz non si trova dentro di me, bensì in un'altra persona." da Grossman, Che tu sia per me il coltello
  • "...gli ho detto, quel che di bello c'è nella vita è sempre un segreto... per me è stato così... le cose che si sanno sono le cose normali, o le cose brutte, ma poi ci sono dei segreti, ed è lì che si va a nascondere la felicità.." da Baricco, Castelli di rabbia
  • "Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c'è da rimanere secchi. Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte. Sono leggere dentro. Dentro." da Baricco, Oceano Mare