Mi sento come un emigrato.
Credi di sapere quanto ti manca la tua terra, ma nn lo sai finchè nn torni.
È quasi sera, il sole è tramontato e sono al mare. C'è il suo sottofondo che mi arriva al cuore e quasi piango. Mi sale su un nodo in gola. Mi sei mancato mare. Tanto. Sei la mia bussola dei mmomenti difficili, sei l'equilibrio sul filo, sei il dondolo che cura le ferite ed i pensieri. Io, solo io e te. A fare i conti. Nessun bagnante, nessun altro se nn te. O me stessa. In fondo sei il mio specchio, la mia anima libera che prende il sopravvento. Niente prigioni, niente costrizioni, solo libertà. In qualche vita precedente dovevo essere un pesce, o magari un marinaio, chissà... il mare con le sue profondità, con i suoi anfratti e le scogliere affilate è dentro di me. Fa paura il mare di notte, in tempesta, nel suo buio profondo schiarito solo dalla bianca schiuma delle onde sotto la luna. Fa paura. È la paura di quello che nn vediamo, di quello che abbiamo dentro. Che a volte nn conosciamo, delle nostre profondità recondite.
Mi mancavi amico mio.
Mi mancavi Sabrina.
Bentornata!
Fran
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New Yo...
16 anni fa
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